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giovedì, 28 Marzo 2024

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“NOmafia”, ecco l’app per conoscere luoghi e vittime di Cosa nostra

Un’app per guidare turisti e studenti nei luoghi degli attentati mafiosi di Palermo per ricordare i morti e le loro storie di lotta contra la criminalità organizzata. L’applicazione si chiama appunto Noma, No mafia, e nasce da un’idea del videomaker Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, e della sua associazione “Sulle nostre gambe”, con il patrocinio della Città di Palermo, il contributo di Tim e la collaborazione di Rai Teche. Il nuovo strumento è stato presentato oggi a Roma dal presidente del Senato Pietro Grasso.

L’app , scaricabile gratuitamente, si avvale di contributi audio, video, fumetti e a un sofisticato sistema di animazioni digitali per guidare gli utenti nei luoghi degli attentati, conoscere la biografia delle vittime tramite al voce di importanti artisti siciliani e le testimonianze dei familiari.

Per ora gli itinerari sono 15 ma diventeranno presto 22, si va da Falcone e Borsellino a Libero Grassi e Piersanti Mattarella. L’app è anche gemellata con Addiopizzo e indica gli esercizi commerciali che aderiscono all’associazione L’ideatore del progetto Pif ha ricordato come da giovane “nessuno mi raccontasse queste storie, come chi era Chinnici, quando eravamo piccoli alcuni amici si vergognavano di essere palermitani, non voglio che chi ha dieci anni lo faccia è per questo che raccontiamo queste storie straordinarie”. Pif ha sottolineato che “non vuole essere un modo per piangersi addosso ma uno stimolo, anche per questo abbiamo fatto il link con Addiopizzo”.

Alla presentazione è intervenuto anche l’A.d. di Telecom Italia, Marco Patuano, che ha spiegato il perché del coinvolgimento dell’azienda nel progetto citando Olivetti: “lo scopo di un’azienda è generare cultura, un’azienda che non genera cultura non merita di esistere”.

Pietro Grasso, presidente del Senato, e’ intervenuto alla presentazione dell’app NOma: “Sono molto felice oggi per questa app che permetterà di saldare la più avanzata tecnologia con la memoria di luoghi, fatti e uomini che ci appartengono. Una app che permetterà di dialogare con tutti e soprattutto con i più giovani. Salvaguardare la memoria con la tecnologia più avanzata è una sfida che sostengo e che condivido. Mi trovo a parlare di fatti di oltre 30 anni fa ma vedo che mi ascoltano; questo significa che c’è sempre qualcuno che non sa e che noi dobbiamo ancora raccontare. Oggi sarà più facile farlo con ‘NOma’”.

NOma è un’app ideata dall’associazione “Sulle nostre gambe” ed è stata realizzata grazie alla partnership con Tim. Sarà scaricabile gratuitamente su tablet e su smartphone e guiderà cittadini,turisti, giovani e studenti attraverso le strade di Palermo, nei luoghi degli attentati mafiosi che hanno sconvolto la storia italiana a partire dagli anni Settanta. Grazie a contributi audio, video, fumetti e a un sofisticato sistema di animazioni digitali, gli utenti ovunque si trovino potranno accedere ad informazioni relative a quel tragico momento compresi i Tg dell’epoca e i giornali.

“Questa App è l’unione fra la memoria e le nuove tecnologie, si inserisce nel solco della lunga tradizione antimafia fatta di uomini e luoghi che non possono essere dimenticati”, ha aggiunto Grasso.

L’applicazione, che gode del patrocino del comune di Palermo, nasce dall’impegno dell’associazione ‘no profit’ “Sulle nostre gambe”, fondata da Pierfrancesco Diliberto (in arte Pif), Roberta Iannì, Emanuela Giuliano e Tiziano De Caro.

All’app hanno contribuito molti personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo: tra gli altri Pippo Baudo, Paolo Briguglia, Ficara e Picone, Giuseppe Fiorello, Nino Frassica, Leo Gullotta, Luigi Lo Cascio, Giuseppe Tornatore.

Sono da oggi disponibili, scaricabili gratuitamente, 15 itinerari attraverso le strade di Palermo e dintorni che porteranno a conoscere altrettante storie di persone che hanno combattuto la mafia e per questo sono state uccise.

“Alle volte noi palermitani siamo anche un po’ strani, riusciamo anche a ironizzare sul concetto un po’ macabro o noir, sulla morte delle persone – ha aggiunto Grasso – e questo dà l’idea di come Palermo ha vissuto questi anni terribili, oggi siamo orgogliosi di essere palermitani, orgogliosi di aver avuto la possibilità di risorgere e rinascere. Ecco perché a volte quei luoghi sono tanto nostri da dire ‘ci vediamo vicino dove hanno ucciso Chinnici’. Questo indica quanto questi luoghi ci appartengano. Questa iniziativa servirà a tutti, non solo ai siciliani e ai palermitani”.

Sono state presentate ieri al Senato le prime 22 vicende, da aggiornare prossimamente: Antonino Agostino, Filadelfo Aparo, Paolo Borsellino, Ninni Cassarà, Rocco Chinnici, Gaetano Costa, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Mauro De Mauro, Giovanni Falcone, Mario Francese, Peppino Impastato, Paolo Giaccone, Giorgio Boris Giuliano, Libero Grassi, Carmelo Iannì, Pio La Torre, Piersanti Mattarella, Beppe Montana,Giuseppe Puglisi, Pietro Scaglione, Cesare Terranova, Calogero Zucchetto oltre agli uomini delle scorte che spesso ne hanno condiviso il tragico destino.

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