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martedì, 16 Aprile 2024

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Sicurezza nelle scuole a Marsala, Aldo Rodriquez: “Richiesta accesso agli atti”

Marsala – Il sottoscritto Aldo Fulvio Rodriquez, nella qualità di consigliere comunale premesso che: i consiglieri comunali, per l’esercizio delle loro funzioni, hanno diritto di accesso ai documenti amministrativi; le esigenze conoscitive connesse con la funzione di consigliere comunale devono essere considerate motivazioni sufficienti per l’esercizio del diritto di accesso; i consiglieri comunali sono esentati dal pagamento dei costi di riproduzione nonché da qualsiasi altro diritto; le commissioni consiliari, per l’adempimento dei compiti loro assegnati, hanno diritto, previa richiesta scritta, di ottenere dagli uffici informazioni, notizie e documenti;

premesso altresì che

  • i proprietari degli edifici scolastici sono i Comuni per le scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado e le Province per le scuole secondarie di II grado;
  • l’ente proprietario deve garantire:
  1. 1. gli interventi di manutenzione ordinaria: rifacimento impianto elettrico, sostituzione sanitari e caldaia, riparazione e sostituzione infissi e recinzioni, grondaie; tinteggiatura, ecc.;
  1. gli interventi di manutenzione straordinaria: opere e modifiche per rinnovare e/o sostituire parti, anche strutturali degli edifici, come realizzazione servizi igienici e tecnologici, spostamento tramezzi, allargamento porte, installazione ascensori;
  1. 3. tutti gli interventi di risparmio energetico;
  1. gli interventi di ristrutturazione edilizia; le certificazioni e i collaudi per il funzionamento degli edifici: agibilità, collaudo statico, impianti elettrici, idraulici, verifica di vulnerabilità sismica, certificazione igienico-sanitaria (rilasciata dalla ASL), certificazione di conformità antincendio (rilasciata dai Vigili del Fuoco), ascensori, ecc., con i relativi rinnovi (tali adempimenti sono obbligatori, ad eccezione della prevenzione incendi prorogata a fine 2018 con il decreto mille proroghe;

considerato altresì che

  • Comuni e Province sono i massimi responsabili della sicurezza degli edifici scolastici; solo il Sindaco può decretare la chiusura (e la riapertura) di una scuola o di tutte le scuole per motivi di sicurezza. Infatti il Dirigente scolastico, oltre agli adempimenti specifici, è responsabile dell’evacuazione in caso di emergenza. Non ha competenze dirette in ambito strutturale, ma deve richiedere per iscritto all’ente proprietario gli interventi, le verifiche, i rinnovi e le certificazioni che riguardano gli edifici di sua competenza. In loro assenza, deve pretendere spiegazioni (scritte) sulle ragioni e sulla tempistica dei mancati interventi. Le Regioni hanno una responsabilità diretta non sulle strutture ma sulla gestione e ripartizione di alcuni filoni di finanziamento pubblici, nazionali ed europei. Devono aggiornare le Anagrafi Regionali, in base ai dati forniti da Comuni e Province. Il Ministero dell’Istruzione provvede al coordinamento e alla gestione dell’Anagrafe Nazionale dell’Edilizia Scolastica ed alla ripartizione dei fondi in base alle indicazioni delle Regioni e, per alcuni filoni di interventi, dei Comuni e delle Province;
  • l’ente proprietario deve prevedere un proprio piano di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria a cui si aggiungono quelli segnalati dal Dirigente scolastico.

I numerosi episodi di crolli censiti annualmente da Cittadinanzattiva e dal Movimento Difesa  del Cittadino dimostrano quanta importanza rivesta la manutenzione ordinari particolarmente  di soffitti, solai e controsoffitti;

  • la legge 107/2015 ha previsto stanziamenti per la realizzazione di queste indagini; un tale esame è fortemente consigliato in situazioni quali: infiltrazioni di acqua ripetute nel tempo che favoriscono l’insorgere di rigonfiamenti; solai con pignatte costruite prima degli anni ‘80; armatura del solaio con cemento di spessore variabile e/o di cattiva qualità; solai e controsoffitti con pannelli eccessivamente pesanti; solai in cemento armato con fenomeni di carbonatazione, soprattutto all’esterno come nel caso di pensiline, corridoi di passaggio,palestre; sospetto che l’edificio sia stato costruito con materiali “poveri” o con tecniche inadeguate.

considerato ancora che

  • accade frequentemente di osservare su pareti e soffitti degli edifici scolastici la presenza di muffe, funghi e infiltrazioni di acqua. Spesso, anche a seguito di segnalazioni del personale scolastico, degli studenti o dei cittadini, gli enti proprietari tendono a rinviare tali interventi facendo sì che la situazione si aggravi progressivamente. Poiché l’acqua riveste un ruolo principale come causa di invecchiamento delle costruzioni, devono destare particolare preoccupazione le infiltrazioni di acqua scarse ma continue nel tempo così come quelle molto abbondanti, anche se brevi, quando provocano “percolazioni” (cioè il passaggio diliquidi nei materiali di costruzione che danno luogo a reazioni chimiche), in prossimità degli impianti elettrici, nei muri perimetrali e a terra;

–    più della metà degli edifici scolastici italiani sono vecchi; prima del 1971 non c’era l’obbligo del collaudo statico e della conseguente certificazione di agibilità statica. Infatti la prima normativa anti sismica è stata introdotta solo nel 1974. É fondamentale sapere a quali interventi manutentivi o strutturali l’edificio sia stato sottoposto negli anni, interventi necessari per la conservazione di qualsiasi manufatto. Le tecniche costruttive adottate nel tempo non hanno sempre comportato miglioramenti nella tenuta dei fabbricati; basti pensare alla consuetudine di sostituire solai e coperture leggeri lignei, con elementi pesanti in cemento armato, per cui non è raro riscontrare edifici non recenti comportarsi meglio di altri più “giovani” o già ristrutturati, in caso di scossa sismica;

  • la certificazione di agibilità statica; la dichiarazione di idoneità statica è un documento propedeutico al rilascio del certificato di agibilità di un edificio per il quale non risulti disponibile il certificato di collaudo statico.L’agibilità statica attesta le condizioni di sicurezza delle strutture portanti di un edificio,secondo le norme in vigore al momento della costruzione.
  • la certificazione di prevenzione incendi; con disposizioni di legge diverse le scuole oggi devono essere adeguate ad adempimenti normativi e di sicurezza diversi, tra i quali: l’adeguamento dell’impianto elettrico; la dotazione di un sistema di allarme; l’installazione di estintori portatili; la segnaletica di sicurezza; i controlli periodici di impianti e presidi; la larghezza delle uscite per piano; il rispetto dell’affollamento massimo per aula; l’adeguamento degli impianti; la dotazione di idranti e impianti fissi di rilevazione ed estinzione degli incendi. Il termine di adeguamento alla normativa antincendio per gli edifici scolastici è stato, successivamente, prorogato al 31 dicembre 2018;

–     l’idoneità igienico-sanitaria degli edifici pubblici è con la normativa vigente applicabile a tutte le tipologie di scuole, regolamenta la localizzazione delle scuole (condizioni ambientali e di salubrità della zona), il dimensionamento, la morfologia dell’edificio, le condizioni di salubrità (es. illuminazione, ventilazione, microclima, protezione dal rumore), la facilità di mobilità, le caratteristiche dei percorsi, delle aule, degli spazi ad altro uso, dei servizi igienici, degli spazi per l’educazione fisica, degli arredi,degli impianti termico, elettrico;

  • la verifica di vulnerabilità sismica è obbligatoria per tutti gli edifici di interesse strategico o rilevanti, come le scuole, in qualsiasi zona sismica si trovino. Deve essere condotta dai proprietari, che possono essere soggetti privati, enti comunali, provinciali, regionali, statali; lo scopo dell’obbligo di esecuzione della vulnerabilità sismica è di mettere a conoscenza i soggetti proprietari e i suoi occupanti del livello di sicurezza/conservazione dei propri edifici,  per poterne pianificare l’eventuale adeguamento o miglioramento.

La verifica tiene conto del comportamento della struttura dell’edificio, dalle condazioni alla copertura e di tutti gli elementi non strutturali (controsoffitti, impianti, corpi illuminanti, comignoli, ecc.).

Secondo le norme vigenti, è obbligatoria la verifica mentre non lo è l’intervento. A seconda dell’esito della verifica il proprietario dovrebbe programmare eventuali interventi da realizzare entro un determinato periodo di tempo, in funzione dei risultati della verifica stessa. L’entrata in vigore di tale ordinanza è del 2003;

  • al Sindaco si deve chiedere quali siano i rischi presenti sul territorio e cosa preveda il Piano di emergenza comunale. A partire da ciò, occorre sapere quali siano le iniziative di informazione e di prevenzione messe in campo a tutela dei cittadini, particolarmente della popolazione scolastica. Nel caso non ci siano, occorre sollecitarle.  Se il territorio comunale è ad elevata pericolosità sismica, occorre chiedere all’Amministrazione comunale se sia stato oggetto di approfondite indagini geotecniche o di microzo nazione sismica, gli esiti di tali indagini e gli eventuali  interventi realizzati o in programma. Occorre anche sapere se sugli edifici scolastici, comunali e provinciali, siano state effettuate le verifiche di vulnerabilità sismica e, in caso affermativo, con quale esito e quali gli interventi di adeguamento o miglioramento  sismici necessari per renderli sismicamente sicuri.

Tutto ciò premesso e considerato, chiede di venire in possesso, in formato digitale (indirizzo p.e.c.: aldorodriquez@pec.comune.marsala.tp.it), della seguente documentazione:

  1. piano di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici scolastici di proprietà del Comune di Marsala;
  1. certificazione di agibilità statica degli edifici scolastici di proprietà del Comune di Marsala ed in assenza di questo dichiarazione di idoneità statica;
  1. certificato di prevenzione incendi degli edifici scolastici di proprietà del Comune di Marsala;
  1. certificato o comunque documentazione che attesti l’idoneità igienico-sanitaria degli edifici scolastici di proprietà del Comune di Marsala;
  1. certificato o comunque documentazione che attesti la verifica di vulnerabilità sismica degli edifici scolastici di proprietà del Comune di Marsala;
  2. piano di emergenza comunale che indichi i rischi presenti sul territorio relativamente agli edifici scolastici di proprietà del Comune di Marsala;
  1. documentazione da cui s’evincano le verifiche di vulnerabilità sismica in ordine agli edifici scolastici di proprietà del Comune di Marsala.

Certo della tempestività ringrazia anticipatamente e porge cordiali saluti.

                                                                                     Il Consigliere Comunale

Aldo Fulvio Rodriquez

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