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giovedì, 28 Marzo 2024

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Energia e Speranza la 12ª edizione del Teatro del Fuoco, International Firedancing Festival

Spicca per vivacità e brio e tocca le corde di meraviglia e stupore per creare gioia e benessere lo spettacolo Fire & Light del Teatro del Fuoco. Un percorso di luce e di fuoco affascinante e creativo – l’1, 2 e 3 agosto tra Palermo, Gibellina e Zafferana Etnea – traccia il solco della edizione numero 12 del Teatro del Fuoco, International Firedancing Festival presentata oggi alle 10.30 alla Sala La Torre di Palazzo dei Normanni, sede dell’Assemblea Regionale Siciliana.

“Molto più che uno spettacolo, è un’esperienza straordinaria, capace di parlare un linguaggio universale di rivelazione, rinascita e speranza”, afferma Amelia Bucalo Triglia, ideatrice e responsabile del Teatro del Fuoco, che ha presentato il Festival insieme a Walter Messina, direttore generale Ospedali riuniti Villa Sofia-Cervello, con i messaggi di Gianfranco Micciché, presidente dell’Assemblea regionale Siciliana, e Manlio Messina, assessore regionale al Turismo, sport e spettacolo.

Tre le tappe di questa edizione che vede protagonista ancora una volta la Sicilia, triangolo di luce che trova la propria forza nell’arte, nella creatività e nella più autentica gioia di essere al mondo che procura benessere.

Tre i palcoscenici. Si parte con Palermo, giovedì 1 agosto, al Teatro di Verdura alle 22: dopo aver plasmato le sue danze in luoghi di pregio – come la Galleria d’Arte Moderna, lo Spasimo, il Castello a mare – il Teatro del Fuoco illumina un altro simbolo della città.

Il giorno successivo, venerdì 2 agosto alle 21.30, sarà la volta del Baglio Di Stefano a Gibellina, Trapani, con il suo altissimo valore artistico e sociale, emblema della rinascita a opera del bello. Il nostro show torna a fare parte del programma delle Orestiadi, in uno luogo fortemente creativo.

Infine, sabato 3 agosto, appuntamento all’anfiteatro di Zafferana Etnea, Catania, alle 22 per la rassegna “Sotto il vulcano”, nella terra del vulcano-madre, simbolo di fertilità, creatività, irruenza. Sotto quell’Etna in cui la mitologia fa risiedere la fucina di Efesto: dio del fuoco che dà vita al mondo e lo rigenera, in un immenso cerchio che non si esaurisce mai.

“Quello del Teatro del Fuoco – dice l’ideatrice del festival, Amelia Bucalo Triglia – è un racconto attorno al fuoco e con il fuoco. Un elemento indomabile e imprevedibile, proprio come è la vita, che come la vita necessita di cura e di rispetto. Il fuoco è gioia e rinascita in tutti gli ambiti, nel turismo come nella sanità: il nostro obiettivo è valorizzare i luoghi in cui andiamo in scena e portare gioia a tutti, anche i bambini in ospedale”.

“Il Teatro del Fuoco, ormai da anni, rappresenta un fiore all’occhiello tra le manifestazioni di rilevo nel territorio siciliano – afferma Manlio Messina, assessore regionale al Turismo, sport e spettacolo – perché racconta la vera essenza dei siciliani attraverso la loro creatività e la loro irruenza. Le performance di grande spettacolarità e di assoluta eccellenza, che a ragione, e con nostro grande orgoglio, sono strumento di grande accoglienza per i nostri turisti e veicolo di promozione in tutto il mondo”.

“Quando un bambino viene ospedalizzato – conclude Walter Messina, direttore generale Ospedali riuniti Villa Sofia-Cervello – sicuramente si trova ad affrontare un periodo traumatico che coinvolge tutta la famiglia. I laboratori di teatro insieme ai Momenti di intrattenimento e di coinvolgimento proposti dagli artisti del Teatro del Fuoco fanno davvero la differenza. Speriamo possano entrare a regine tra le attività dei nostri bambini, per migliorare il periodo di degenza”.


Fire & Light – Energia e Speranza – Lo spettacolo

Spicca per vivacità e brio, tocca le corde di meraviglia e stupore. Lo spettacolo Fire & Light segna  un percorso di luce e di fuoco affascinante e creativo, tracciando idealmente un triangolo di energia e speranza in Sicilia per l’edizione numero 12 del Teatro del Fuoco, International Firedancing Festival.

Molto più che uno spettacolo: un’esperienza straordinaria, capace di parlare un linguaggio universale di rivelazione, rinascita, conoscenza.

Le movenze sinuose delle fiamme, le vorticose acrobazie e l’esplosione di colori della luce si alterneranno a brevi racconti per immagini su un maestoso ledwall a fondo palco per narrare dolcemente l’umanità, la creazione, le forza del natura, con spettacolari immagini evocative.

I pianeti, i bambini del mondo, i vulcani, vere e proprie riserve di energia.

Un racconto che “ipnotizzerà” gli spettatori, di qualunque età, costruito per stimolare l’idea di comunità che ancora una volta racconta le proprie al fuoco, in cui ogni membro è intimamente e indissolubilmente legato agli altri.
In scena, come nella vita, ogni cosa può accadere: l’incanto, l’interazione tra il pubblico e gli spettatori, la consapevolezza che ogni esistenza contiene in sé anche un rischio, una sfida, che meritano di essere colti.
Il linguaggio è quello degli artisti di varia provenienza internazionale, uniti in scena con la luce, il proprio corpo e i costumi che irradiano energia. Le coreografie lineari, estremamente curate e precise fanno di loro narratori senza tempo né parole, in un crescendo meraviglia che coinvolge grandi e piccini.
Sarà per queste caratteristiche uniche che Teatro del Fuoco, International Firedancing Festival ha sempre registrato il sold-out e che molti tornano a vederlo, fidelizzandosi di edizione in edizione. Ognuna delle quali con un tema diverso.

Teatro del Fuoco – Una storia di successo

Il percorso del Teatro del Fuoco non poteva che avere inizio nell’isola di Stromboli, dal cuore vulcanico, gemma dell’arcipelago delle Eolie patrimonio Unesco. Un viaggio iniziato dodici anni fa, che nel tempo ha coinvolto attorno a un progetto comune centinaia di artisti delle più diverse nazionalità. Una compagnia che si esibisce in tutto il mondo per tutto l’anno, per poi fare rotta verso la Sicilia, isola simbolo dell’accoglienza e centro del Mediterraneo per geografia e vocazione.

Ideatrice principale e anima del Teatro del Fuoco è una donna, Amelia Bucalo Triglia, che da sempre con grande talento ha saputo coniugare il mondo della comunicazione con l’organizzazione di eventi. Nel giugno 2018, la giornalista viene insignita del titolo di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana, onorificenza che corona il suo impegno trentennale nella promozione della cultura e del brand Italia nel mondo.

Ma, se l’anima del Festival è donna, la mente, il cuore e le braccia sono mosse da un gruppo di professionisti e di artisti di tutte le età che condividono i codici culturali della “civiltà dell’empatia”, ovvero l’etica di condivisione portata avanti dall’economista Jeremy Rifkin. Il resto dell’organizzazione è infatti composto da professionalità che condividono i codici culturali del Teatro del Fuoco.

Per il suo alto valore artistico e culturale, il Teatro del Fuoco ha ricevuto due medaglie dal Presidente della Repubblica Italiana. Tra i fiori all’occhiello del Teatro del Fuoco ricordiamo anche la realizzazione dello show del Tricolore per il Governo Italiano e la partecipazione, come rappresentante per il nostro Paese, dell’Italian Style a Tokyo, Giappone.
Un fascino che ha conquistato anche la prestigiosa rivista statunitense Forbes, che ha incoronato lo show tra i “12 festival più cool al mondo per cui vale la pena fare un viaggio“.

Le sezioni del festival

Come non prolungare l’esperienza del Teatro del Fuoco anche a tavola, sempre più luogo di incontro e di condivisione, posto di elezione per scambiare idee e impressioni?
Eccovi accontentati. Il nostro Festival arriva anche nelle tavole dei più prestigiosi ristoranti siciliani con la sezione Teatro del Fuoco Food che, dal 21 giugno al 21 settembre, hanno inserito nel loro menù dei piatti tematici, vere e proprie esperienze di gusto… vulcaniche.
Lo chef Gigi Mangia ha pensato alle linguine Teatro del Fuoco: un gusto deciso che sa di mare, la sua pasta semola raffinata con abbondante condimento di calamaretti, pesce e gamberi al vapore, l’aroma del vino moscato dello Zucco e il fuoco del peperoncino.
Busiati, invece, per gli chef di Ciccio in pentola: la tipica pasta, regina di molte tavole, va a nozze con con pomodorini, cozze, gamberetti e capperi, servita su un piatto con pangrattato tostato agli aromi e peperoncino.
Filippino, il ristorante più noto delle isole Eolie, mette in tavola invece un irresistibile risotto Vulcanico: protagonista è il riso nero, insaporito da piccoli pesci ed erbette aromatiche delle Eolie, un magico connubio tra mare e terra.
Anima decisamente vulcanica per il la ricetta etnea dell’Osteria Pane Olio e Sale. Il suo risotto Teatro del Fuoco, rigorosamente con riso Carnaroli, amalgama verdure, basilico fresco, burro, pomodoro di Pachino, cozze, olio extravergine di oliva, spicchi di aglio, parmigiano grattugiato, sale, pepe.
Infine, ecco la creazione dello chef Peppe Giuffré. Protagonisti i tipici trapanesi, insaporiti con l’aglio di Nubia e ricoperti da pomodoro “siccagno”, grandi foglie di basilico, mandorle, cristalli di sale, melanzana, peperone scuro e pecorino stagionato.
Ideas of Fire – La mostra

Stavolta sarà un altro senso ad essere coinvolto: la vista, accompagnata da una massiccia dose di emozioni.
Il Teatro del Fuoco Focus è un suggestivo racconto per immagini narrato con la mostra fotografica “Ideas of fire” attraverso  luoghi e paesaggi mozzafiato in cui gli artisti si sono esibiti, ma anche i dietro le quinte e i momenti salienti delle performance.

Dal 7 luglio al 7 settembre è possibile ammirare la mostra “Ideas of fire” a Palermo, alle Librerie del Cassaro e nella sede del Teatro del Fuoco, Elementi Creativi, ed al Berlingeri Resort di Campobello di Mazara (Trapani).

Da sempre il Teatro del Fuoco ha a cuore il benessere dei più piccoli: un benessere che non può non passare per la creatività. Per la sezione Teatro del Fuoco Kids sono organizzati i corsi di teatro riservati a bambini dai 5 agli 11 anni, che danno effetti benefici, aiutano alla crescita ed alla canalizzazione dei pensieri positivi anche a bambini affetti da traumi o provenienti da contesti in cui è indispensabile pensare modi diversi di socializzazione. Il Teatro del Fuoco Kids si svolge presso il bene confiscato di Elementi Creativi in via T. Natale 78e a Palermo.

I valori abbracciati dal Teatro del Fuoco includono anche il coinvolgimento di tutti quei bambini che non sempre hanno la possibilità di raggiungere le sedi degli spettacoli né partecipare alle attività in programma.

Cento bambini di case-famiglia palermitane, gestite dalla società cooperativa sociale Libera…Mente, saranno ospiti del Teatro del Fuoco grazie all’acquisto dei biglietti da parte dell’Assemblea Regionale Sicilia per lo spettacolo dell’1 agosto al teatro di Verdura.
Nella vita di un bambino il ricovero in ospedale è vissuto come un evento traumatico che include la

separazione dalla famiglia oltre al dolore fisico e psicologico che può avere gravi conseguenze sulla personalità. Oggi è noto che alcune tecniche come il gioco, la distrazione e l’intrattenimento si sono dimostrate efficaci nel favorire il controllo del dolore nel bambino. Spesso non si può cambiare il decorso di una malattia, ma è possibile cambiare l’impatto di tutto quello che determina dolore all’interno della patologia effettuando così un cambiamento enorme sulla qualità della vita del bambino e della sua famiglia.

Per affrontare queste dinamiche complesse, che inducono il bambino a disagi, e canalizzarle in benessere e libertà espressiva dal 23 al 26 luglio Emanuele Abbagnato, insegnante di teatro per il Teatro del Fuoco,  condurrà i laboratori “Dove i sogni si avverano”, alleviando il dolore dei bambini ospedalizzati e il 29 e 30 luglio gli artisti internazionali del Teatro del Fuoco si esibiranno con maschere, costumi spettacolari ed effetti di luce per i piccoli del reparto di oncoematologia pediatrica dell’ospedale Civico e per i bambini ospiti del pronto soccorso pediatrico dell’ospedale Cervello.

Confcommercio Palermo sponsor di Teatro del fuoco

Confcommercio Palermo rappresenta le imprese del territorio dei settori del commercio, del turismo, dei servizi dei trasporti, della logistica e delle libere professioni ed è la più grande e rappresentativa organizzazione di categoria della provincia di Palermo.
Riserva grande attenzione alla valorizzazione e allo sviluppo del territorio attraverso la promozione e il sostegno ad attività ed iniziative che puntino a rilanciare l’immagine complessiva della città affinché anche la cultura, l’arte, il design, l’economia della bellezza, come leva turistica, possano rappresentare il volano di una rinascita ed un “risveglio” culturale collettivo.
Anche per questo abbiamo deciso di sostenere con convinzione la XII edizione del Teatro del Fuoco “International Firedancing Festival in Sicilia”, significativamente chiamata “Fire & Light”, che parla di conoscenza, rivelazione, scoperta, rinascita anche attraverso la valorizzazione di tre luoghi simbolo della Sicilia: il Teatro di Verdura di Palermo, il Baglio di Stefano di Gibellina e l’anfiteatro di Zafferana Etnea che verranno per l’occasione “illuminati ad arte”.

L’Azienda Agricola Luca Crimi sponsor del Teatro del Fuoco

Il Teatro del Fuoco mangia pasta Luca Crimi

L’Azienda Agricola LC, nata nel 2012 si estende per circa 14 ettari nel territorio di Nissoria (EN).
Forti di una decennale cultura ed esperienza nel campo dell’olivicoltura, e specialmente nella produzione di olio di oliva e del grano antico siciliano, passione ereditata dai nostri avi, abbiamo voluto unire il frutto del loro e del nostro lavoro per creare prodotti tipici siciliani legati profondamente alla terra d’origine, la Sicilia.
Le tecniche di coltivazione utilizzate sono quelle antiche, senza utilizzo di prodotti chimici, con un impegno giornaliero di validi operatori del settore che partecipano attivamente al raggiungimento degli obiettivi prefissati.
La mission dell’azienda è quella di valorizzare il prodotto a beneficio della salute e del benessere, assaporando i nostri prodotti tipici siciliani verrete trasportati col palato in un mondo di gusti unici, dove vi accorgerete di non poterne più fare a meno.

I grani antichi siciliani

L’Azienda Agricola LC ha deciso di coltivare antichi grani siciliani (Timilia, Russello, Margherito, Bidì, Perciasacchi, Maiorca) e di trasformarli in farina per mezzo di antichi mulini a pietra tradizionali, ottenendo farine integrali, in cui l’integrità del grano preservata conferisce alla farina ottime qualità organolettiche e ricchezza di elementi necessari al benessere fisico.
Il ritorno alle tradizioni, la riscoperta delle antiche abitudini contadine, la ricerca dei vecchi sapori con alimenti genuini identificano la linea “Gusto antico”, prodotti di alta qualità con sapori unici.

I saponi all’olio extravergine di oliva

Partendo dalle tradizioni antiche siciliane e dalle innumerevoli proprietà dell’olio extravergine siciliano, abbiamo deciso di produrre una linea di saponi naturali artigianali. Affidandoci ad esperti saponificatori che, attraverso la loro maestria e a ricette di saponificazione tenute segrete, hanno reso il nostro progetto ancora più nobile. Dalla combinazione dei nostri prodotti siciliani naturali siamo riusciti a realizzare un sapone unico nel suo genere tendente a trasportarvi attraverso l’olfatto agli antichi odori del passato e tramite il tatto in un mondo surreale in cui la mente e il corpo traggono innumerevoli benefici.
Carrubo e miele, fico d’India, zagara… è questo il profumo della nostra terra!

L’olio extravergine di oliva
L’Azienda ha voluto dedicare particolare attenzione alla produzione dell’olio extravergine d’oliva.
La lavorazione delle olive avviene secondo condizioni termiche di lavorazione che non alterano le sostanze preziose contenute in questo preziosissimo ingrediente.

https://www.aziendaagricolalucacrimi.it/go/

Birra Kimiya sponsor del Teatro del Fuoco

Il Teatro del Fuoco drinks Kimiya

Kimiya BeerFirm di Francesco Tranchina e Alessandro Dioguardi.
Birra artigianale curata nel rispetto della storica tradizione siciliana.
Analizziamo ogni processo per assicurarci che il risultato finale sia sempre unico.

Tutte le nostre birre non sono né pastorizzate, né filtrate, non facciamo uso di coloranti né conservanti, sono rifermentate in bottiglia… oggi come 1000 anni fa, connubio tra modernità e tradizione.

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