Afrodite, Dioniso, Demetra, Zeus. Nella mitologia greca sono dee, dei, rappresentano determinate caratteristiche e simboli. Afrodite, dell’amore, bellezza desiderio, fertilità e piacere carnale. Simboli, conchiglie, madreperla, mirto.
Dioniso del vino, feste, droghe, estasi. Simboli tirso, coppa per bere, corona d’edera e grappoli d’uva. Demetra del grano raccolto agricoltura. Simboli cornucopia e spiga.
Zeus, giustizia legge ordine. Simboli scettro e lampo. Gli dei/e descritti sono figure spirituali dei greci. Gli ellenici avevano ben chiare le componenti essenziali di una società e gli dei, le dee, le rappresentavono. Il potere – Zeus -, il cibo – Demetra -, il piacere – Dioniso -, il sesso – Afrodite -. Lo schema, materialistico epicureo si ripete da sempre, da millenni, adesso nella società contemporanea.
Potere, piacere enogastronomico, sesso. Il potere con la P maiuscola lo possiedono in pochi, poi la miseria umana lo esercita nella quotidianità, esempio banale ma che rende l’idea: auto posteggiata in seconda fila, il potere della prevaricazione. Il cibo, il piacere, il sesso, sono accessibili a tutti, quasi.
Dello schema riprendiamo l’elemento più blasonato, il piacere: viaggio, lettura, condivisione, relazioni, dialogo, solidarietà. Gli altri, il potere quello con la P maiuscola non riguarda la stragrande maggioranza degli esseri umani. Gli altri due, noi appartenenti alla civiltà occidentale li possediamo, riconquistiamo il piacere etico.
Vittorio Alfieri