Marsala – Tana liberi tutti. Consiglio comunale di Marsala, 16 dicembre A.d. 2019. Primo appello ore 17.03: 7 presenti su 30, ossia re Claudio alias Sturiano, Metello alias M. Rodriquez, Brevaheart alias Sinacori, Orazio alias F. Coppola, Meg alias L. Alagna, Polonio alias Galfano, Peter alias Gandolfo, al punto che il dirigente Fiocca si lascia scappare un “minchia, assai semo”, e già questo basterebbe e sarebbe più che sufficiente per fare baracca e burattini, e invece no, l’informazione ha un/a, sovrano/a, il lettore/rice, e bisogna servirla devotamente, aspetteremo il secondo appello, poiché manca il numero legale, un’ora dopo come previsto dal regolamento.
Ore 18.03, secondo appello, miracolo natalizio: 23 consiglieri su 30 presenti, ben 16 in più dal primo appello, chissà perché, ma cari lettori tutti sono attenti agli articoli, e come se lo sono, ma nessuno, o forse no, si sorprenderà perché erano assenti al primo appello, iniziato di suo già con 33 minuti di ritardo rispetto alla convocazione (ore 16.30).
Comunicazioni, Polonio chiede a Don Circostanza alias Agostino Licari, se possono ritenersi lavori quelli che si stanno effettuando a “piazza palle”, ossia largo S. Girolamo, dove lui è inciampato, uscendo dal cinema, in degli spuntoni e che insieme ad un cittadino ha rimesso al loro posto le palle per evitare che altri cittadini potessero farsi male, poi qualcuno dirà a Polonio che probabilmente è inciampato negli spuntoni di via Giuseppe Garaffa, altrimenti è preoccupante, per lui che ritiene il suo fisico “in grado di reagire” (testuali parole). Chiede anche di rendere più accessibile l’isola ecologica al “salato”. Amleto alias A. Rodriquez concorda con Polonio su piazza S. Girolamo (ancora, piazza palle o piazza s. Girolamo non esistono, quanto meno a Lilibeum) e chiede che i locali di via Itria, da cui si stanno trasferendo gli uffici tecnici, siano adibiti a sede dell’AVIS. Arcara’/Fallaci alias Arcara domanda notizie sull’IPAB Giovanni XXIII.
Marmee alias, L. Licari interroga re Claudio su che fine abbia fatto la bozza di regolamento sul garante della disabilità, esitata già qualche mese, fa confermato anche da Fortebraccio alias Ferreri e Arcara’/Fallaci. Si scopre che la presidente (Arcara’/Fallaci) della commissione affari sociali l’ha inviata alla presidenza del consiglio e non al dirigente servizi sociali, Dott. Fiocca, presente in aula, e lo stesso asserisce, come da iter.
Evviva, i disabili attenderanno ulteriormente. Allora, non si conosce la toponomastica della città, nè la procedura per la proposta deliberativa di un regolamento. Re Claudio, la bozza del regolamento garante della disabilità le è arrivata alcuni mesi or sono, dall’alto della sua esperienza avrebbe potuto correggere l’errore. Tana sì, liberi tutti…
Vittorio Alfieri