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giovedì, 28 Marzo 2024

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Coronavirus in Sicilia, mercoledì 1 aprile: politica, opinioni, critiche, comunicati, proposte…

PACECO, ESENZIONE DALLA TARI PER LE ATTIVITÀ ARTIGIANALI E COMMERCIALI 

L’esenzione totale dal tributo TARI, per il periodo dal 1° marzo al 31 maggio 2020, è stata deliberata ieri sera dall’Amministrazione comunale di Paceco, come misura di sostegno agli esercizi commerciali ed alle attività artigianali che sono stati obbligati alla chiusura per effetto dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. La chiusura forzata delle attività commerciali ed artigianali ha messo l’economia locale in ginocchio. Le possibilità di un piccolo Comune come il nostro sono assai limitate – afferma il Sindaco, Giuseppe Scarcella – ma abbiamo ugualmente voluto dare un segnale forte a tutte quelle imprese obbligate alla chiusura dai provvedimenti del Governo tanto duri quanto necessari. L’esenzione totale dalla TARI per tutti gli operatori coinvolti, per l’intero trimestre che va dall’1 marzo al 31 maggio del 2020 è, al momento, il massimo che possiamo fare, nella speranza di poter contare su ben maggiori risorse che – auspichiamo tutti – possano venire dallo Stato o dalla Regione. Il Comune, comunque, farà tutto quello che è nelle sue possibilità – aggiunge il Sindaco di Paceco – per sostenere ed aiutare tutti gli operatori economici nel sicuro rilancio del commercio e dell’artigianato locale”. Quella di stare concretamente vicino ai commercianti a agli artigiani pacecoti è l’unica scelta che potevamo fare – dichiara l’Assessore alle Finanze, Gianni Basiricò – e garantisco tutti che stiamo monitorando la situazione con un’attenzione straordinaria, recuperando ogni risorsa finanziaria possibile da mettere a disposizione di quanti vivono le maggiori difficoltà economiche di questa emergenza. L’esenzione dalla TARI, per ora per un trimestre, è una misura eccezionale che, però, siamo in grado di approntare, attraverso risparmi di spesa, perché il Comune di Paceco ha un bilancio sostenibile e gestito con grande scrupolo. Naturalmente, siamo pronti – conclude – ad ulteriori interventi al massimo del consentito”. Reperendo le somme in bilancio per far fronte alle esigenze della popolazione, l’Amministrazione comunale ha valutato anche una proposta avanzata nei giorni scorsi dal consigliere comunale Marilena Cognata, relativa all’utilizzo di “una parte delle somme destinate al fondo di riserva per tutto ciò che può favorire un significativo aiuto a tutti i cittadini bisognosi ed in stato di disagio”. Il sostegno alla fasce meno abbienti della popolazione – è la considerazione del Sindaco – sta già arrivando attraverso la somma di 95.863,68 euro destinata dalla Protezione civile al Comune di Paceco, con l’acquisizione di buoni spesa da utilizzare per l’acquisto di generi alimentari e prodotti di prima necessità. Per il sostegno alle imprese, invece, abbiamo reperito altre somme in bilancio, riuscendo a non intaccare il fondo di riserva, poiché tale fondo – come ricordato dallo stesso consigliere comunale nella propria nota – ha finalità emergenziali, e pertanto – sottolinea il primo cittadino – deve essere immediatamente disponibile nell’eventualità di calamità naturali che prescindono da una epidemia per quanto terribile”.

Di seguito, il documento del consigliere comunale Marilena Cognata: Oggetto: Utilizzo fondo di riserva —– Egregio signor Sindaco, l’attuale momento di crisi sanitaria che stiamo vivendo impone a tutti, ed a noi amministratori in particolare, di stringerci per raggiungere il comune scopo che è quello di uscire dalla fase terribile che stiamo vivendo. Le decisioni da adottare debbono essere, ora più che mai, improntate ad un clima di collaborazione che superi posizioni ideologiche o di parte, contrapposizioni tra maggioranza ed opposizione, che non portano a nulla se non a far perdere ulteriormente la fiducia nelle istituzioni da parte della popolazione. Nel darLe atto che in altre occasioni, vedi l’utilizzo del Poliambulatorio H24 a supporto del punto 118, suggerimenti da me avanzati hanno trovato accoglimento non pregiudizievole, mi permetto avanzare la proposta di utilizzare una parte delle somme destinate al fondo riserva per tutto ciò che può favorire un significativo aiuto a tutti i cittadini bisognosi ed in stato di disagio. Si tratta, notoriamente, di un fondo che ha finalità emergenziali. E cosa di più emergenziale dell’attuale momento? Peraltro, a mio avviso, ma in questo La potrà confortare il parere dei funzionari, si potrebbe attingere alla somma intera e non ai dodicesimi cui saremmo costretti per la mancata approvazione del bilancio. Avanzo questa mia proposta confidando nella sua sensibilità come uomo e nel senso di responsabilità che Le deriva dall’oneroso ruolo di Sindaco. Cordiali saluti. Paceco 24 marzo 2020 – Consigliere Comunale Marilena Cognata


PENSIONI, CONGEDI E INDENNITA’: IL PATRONATO CISL INAS TRAPANI RESTA OPERATIVO PER ASSISTERE I CITTADINI

Chiamando il numero verde 800 249307 le pratiche si fanno anche a distanza — Il patronato Cisl Inas di Trapani resta operativo e contattabile attraverso i recapiti telefonici e mail. Fare domanda per il bonus da 600 euro, chiedere all’Inps un congedo per assistere un familiare o inviare richiesta di riconoscimento di infortunio sul lavoro nel caso in cui si è stati contagiati dal Covid-19 in azienda, sono infatti pratiche e quesiti che si possono sottoporre all’Inas Trapani e le sue sedi territoriali. Prima di tutto, quindi, bisogna chiamare il numero verde 800 249 307 e spiegare quali sono le proprie esigenze. Il patronato ricontatterà gli interessati per gestire le loro pratiche, nel rispetto delle misure anti-virus. Si può anche contattare direttamente la sede di Trapani di piazza Ciaccio Montalto al numero 0923 23960 e inviare una mail all’indirizzo: trapani@inas.it e attendere il riscontro degli esperti del patronato Inas per sapere come procedere. “Oggi in un periodo stravolto dall’emergenza sanitaria, il bisogno di attivare diritti previdenziali e socio-assistenziali resta immutato e anzi cresce. Noi siamo presenti sul territorio con le sedi che restano operative per assistere i cittadini su domande e procedure che non possono aspettare, sia telefonicamente sia per mail”, spiega Paolo Buffa responsabile territoriale patronato Cisl Inas Trapani. “Non lasciamo solo nessuno e per farlo abbiamo rimodulato le attività, in modo da consentire a tutti di stare a casa”. Solo nel caso in cui la presenza fisica della persona in sede si riveli indispensabile e necessaria per mandare avanti la pratica, gli esperti dell’Inas, fisseranno appuntamento in ufficio. Per il segretario generale Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana “il sindacato con tutti i suoi servizi c’è oggi ancora di più, perché in un momento di assoluta fragilità delle condizioni economiche e sociali del nostro territorio, dobbiamo garantire, rispettando sempre tutte le restrizioni imposte dai recenti Dcpm, l’assistenza necessaria a tutti i cittadini. Ci siamo e ci saremo in queste settimane difficili. Sono tante le pratiche da elaborare per sostenere tante categorie professionali e fasce più deboli della popolazione e noi non faremo mancare il nostro apporto. Il Sindacato non si ferma mai, siamo raggiungibili e pronti a rispondere a tutte le esigenze di nostra competenza”.


SACCNE RETE DONA MASCHERINE AL REPARTO “COVID” DELL’OSPEDALE PIEMONTE

Messina – La carenza di dispositivi di protezione individuale è ormai all’ordine del giorno: da questa impellente esigenza la Saccne Rete ha deciso di donare una fornitura di mascherine, riuscita ad acquistare con molte difficoltà nei giorni scorsi, al personale del nascente reparto contro il covid-19 dell’ospedale Piemonte, che sarà coordinato dal direttore di Medicina e Chirurgia d’accettazione e d’urgenza Clemente Giuffrida. “Molte sono le strutture ospedaliere della nostra città – spiega Chiara Basile, in rappresentanza dell’azienda messinese Saccne Rete – che oggi si trovano a dover affrontare un’emergenza nell’emergenza, dovuta proprio al reperimento immediato di DPI, nonostante le risorse economiche messe in campo dalle Istituzioni siano ingenti. Dunque abbiamo pensato di renderci utili con questo gesto concreto e ci auguriamo che il personale sanitario possa lavorare con maggiore sicurezza per fronteggiare il contagio e tutelare la salute della collettività”.


CORONAVIRUS. LEGA: “SOSTENERE FAMIGLIE DI BAMBINI E STUDENTI”

Sostenere le famiglie di quegli studenti che a causa dell’emergenza legata al Covid-19 hanno dovuto interrompere la frequenza della scuola, dell’università e degli spazi educativi, subendo un doppio danno formativo ed economico. E’ questo l’obiettivo delle richieste che il Gruppo della Lega all’ARS ha presentato ieri al Governo Musumeci, che le ha accolte come raccomandazioni, perché si individuino somme e strumenti per sostenere le famiglie. Dai parlamentari Caronia, Catalfamo, Bulla e Ragusa anche alcune proposte concrete perché tali strumenti possano essere velocemente operativi: un “Bonus straordinario” per la frequenza scolastica degli alunni degli asili nido e scuole di ogni ordine e grado pari al trenta per cento dell’importo annuo della retta e iscrizione; contributi e agevolazioni economiche straordinarie, erogate dall’ERSU esclusivamente in base alla situazione reddituale, per il pagamento dei canoni di locazione e le relative utenze degli appartamenti affittati fuori dal comune di residenza. “Dall’Asilo all’Università – sottolinea Marianna Caronia – migliaia di famiglie e studenti stanno vivendo una tragedia nella tragedia: costretti giustamente in casa non possono però interrompere di pagare alcune delle spese collegate allo studio. Proprio a chi sta coscienziosamente rispettando le norme non si può chiedere un doppio costo umano ed economico. Confidiamo nella sensibilità e nella disponibilità del Governo della Regione perché anche questi cittadini possano trovare una forma di sostegno concreto ed allo stesso tempo riteniamo che sia assolutamente necessario porre il problema in modo ampio al Governo nazionale perché sia affrontato nei pacchetti di aiuto alla popolazione”.


LETTERA ALL’ASSESSORE RAZZA DEL SINDACO DI PANTELLERIA VINCENZO CAMPO

Pantelleria, 1 aprile – La lettera che il Sindaco di Pantelleria, Vincenzo Campo che ha inviato all’Assessore Regionale alla Salute Razza, e per conoscenza al Ministero della Salute, Al Dipartimento per la Pianificazione Strategica – Servizio 6 Emergenza urgenza sanitaria – Isole minori ed aree disagiate, Al Sottosegretario del Ministero della Salute, Al Comitato Percorso Nascita Nazionale, Al Presidente ed al Vice Presidente della Regione Siciliana ed al Prefetto di Trapani. Oggetto della stessa la riapertura del Punto Nascita in emergenza sull’Isola di Pantelleria, chiuso a febbraio. Attualmente le partorienti pantesche sono obbligate ad andare a partorire in Sicilia in nosocomi in cui ci sono anche pazienti con Covid-19, esponendo le stesse a rischio di contagio, mentre a Pantelleria il contagio non è arrivato.

Apertura Punto Nascita in emergenza. Il 10 marzo u.s. Le avevamo inviato una nota con la quale chiedevamo l’apertura in deroga del Punto Nascita causa emergenza Covid-19 (Allegato 1). Come già avvenuto in questi due anni in cui abbiamo avuto modo di contattarLa, nessuna risposta è arrivata. È dimostrato che Pantelleria è l’ultimo, anzi ultimissimo, dei suoi problemi però per il sottoscritto è il primo in assoluto e Lei deve (non può) dare risposte su ciò che le compete perché le Isole Minori siciliane sono Sicilia come la sua Catania (ne più e ne meno). La sua non presenza fisica ai tavoli relativi alle Isole Minori in questi anni sono l’ennesimo esempio del suo agire. Adesso però siamo in emergenza, un’emergenza sanitaria senza precedenti ed il suo silenzio è grave. Il Punto Nascita di Pantelleria, che doveva avere da tempo la deroga definitiva (attuazione dell’accordo Stato-Regione del 2010 e parere positivo sulla deroga definitiva del CPNn), ha funzionato fino a fine febbraio senza alcun problema. I parti a basso rischio sono una garanzia ulteriore affinché l’isola rimanga immune al contagio e soprattutto si evita che le nostre gestanti vivano, causa emergenza, il momento del parto in modo traumatico, col rischio di contrarre il virus. Una mia concittadina, la sig.ra Marta B., in questo momento è a Trapani e non sappiamo cosa stia veramente passando e soffrendo. Riporto il passo di un articolo uscito oggi su una testata giornalistica locale: ”Marta, la giovane mamma pantesca costretta settimane fa a partire per Trapani, cercarsi un alloggio e aspettare la data del parto fissata per la fine di marzo, l’altro ieri ha avuto le prime avvisaglie: il suo bambino avrebbe presto visto la luce. Come da prassi si è recata al Pronto Soccorso dell’Ospedale Sant’Antonio di Trapani dove però non è potuta entrare perché all’interno della struttura era presente un paziente positivo al COVID19. Divisa dai genitori che l’avevano accompagnata è stata portata in reparto di Ostetricia facendo un altro percorso. Ora si trova ricoverata…. pianto, dolori, angoscia e solitudine.” Vede, Assessore, questo è il classico caso che allarma un’intera comunità mentre Lei neanche ci degna di una risposta. Ebbene, ci spieghi perché, in una tale emergenza, Lei non permetta alle gestanti, per parti a basso rischio (vgs. Marta), di partorire a Pantelleria, come del resto è successo fino allo scorso mese di gennaio. La comunità pantesca Le ha inviato (non solo a Lei, ma il primo responsabile è Lei) una petizione (inviata via mail il 23.03.2020 ed allegata alla presente nota – Allegato 2) dove questo grido di sofferenza e di paura è straziante. Al solito nulla da parte sua. Assessore si sbrighi a dare corso all’apertura del Punto Nascita. Non chiediamo null’altro ma un Punto Nascita alle stesse condizioni di prima (nulla è cambiato al P.O. Nagar). Qualsiasi cosa succeda alle nostre mamme non ci farà stare tranquilli perché le responsabilità adesso sono fin troppo chiare. A chi legge per conoscenza chiedo un intervento urgente necessario ad eliminare questo silenzioso torpore (anche burocratico) che aleggia sulle teste delle nostre future mamme. In attesa di riscontro, cordialmente saluto. Il Sindaco Dott. Vincenzo Campo


PREVENZIONE RISCHI DI CONTAGIO DA COVID 19: QUESTA SERA 3° INTERVENTO DI DISINFEZIONE A CAMPOBELLO E NELLE FRAZIONI

Il Servizio, anche questa volta, sarà eseguito grazie alla collaborazione di un gruppo di agricoltori — Continuano gli interventi di disinfezione del territorio disposti dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Giuseppe Castiglione al fine di prevenire i rischi di contagio da COVID 19. Dopo i primi due interventi eseguiti rispettivamente il 13 e il 20 marzo scorsi, sempre grazie alla collaborazione di un gruppo di agricoltori campobellesi, che in maniera assolutamente gratuita metteranno nuovamente a disposizione i propri mezzi, si terrà questa sera, mercoledì 1° aprile, il terzo intervento straordinario di disinfezione dell’intero territorio comunale (Campobello, Tre Fontane e Torretta Granitola). Il servizio prenderà il via alle ore 18 dalle frazioni balneari di Tre Fontane e Torretta Granitola, mentre a partire dalle ore 21.00 circa la disinfezione sarà eseguita nell’intero centro urbano di Campobello. In via esclusivamente precauzionale, si raccomanda pertanto ai cittadini di chiudere le finestre, di non lasciare panni stesi al di fuori delle proprie abitazioni e di tenere al riparo gli animali domestici per l’intera durata degli interventi. La cittadinanza sarà comunque preventivamente avvisata anche mediante sistema audio-fonico diffuso per le vie del paese. «Grazie ancora ai nostri encomiabili agricoltori per la grande disponibilità dimostrata nei confronti dell’intero paese – dichiara il sindaco Castiglione – L’unico modo concreto che i cittadini campobellesi hanno per dimostrare la propria riconoscenza nei confronti di questi agricoltori e di tutti coloro che oggi sono in prima linea per combattere questa grave epidemia, è quello di restare a casa, limitando il più possibile i contatti che favoriscono il contagio. #UNITICELAFAREMO».


SICILIA, CORONAVIRUS. CRACOLICI: “SOSTENERE CREDITO AL CONSUMO PER DARE SPERANZA ALLE FAMIGLIE SICILIANE, COME NEGLI ANNI ’60 QUANDO COMPRAVAMO L’AUTO CON LE CAMBIALI”

“Fra le diverse misure per affrontare e superare l’emergenza ce n’è una che credo sia centrale: dobbiamo dare ‘speranza’ ai siciliani. Bisogna istituire un Fondo speciale per i consumi delle famiglie: attraverso questo Fondo si devono poter erogare prestiti garantiti dalla Regione, ad ‘interessi zero’, con l’inizio della restituzione delle somme dopo un anno. Dobbiamo mettere in moto un meccanismo basato sul credito al consumo, simile a quello degli anni ’60 e ’70, quando le persone compravano l’automobile firmando cambiali perché investivano sulla loro capacità di poter pagare quelle somme”. Lo ha detto Antonello Cracolici, deputato regionale del PD, intervenendo ieri in aula nel corso della seduta del Parlamento Siciliano. Cracolici ha presentato un Ordine del giorno con il quale si chiede al governo regionale di costituire un “Fondo speciale per l’emergenza Coronavirus” da utilizzare per le garanzie bancarie per prestiti dai 15.000 ai 20.000 euro, senza interessi, per sostenere il consumo delle famiglie con un ammortamento a 12 mesi e per la durata di 5 anni, prevedendo che gli interessi siano a carico della Regione. Con la stessa modalità si chiede di andare incontro alle richieste delle attività produttive con prestiti chirografari con ammortamento a 12 mesi e per la durata di 7 – 8 anni per sostenere il credito d’esercizio sino a 100.000 euro a favore delle imprese di tutti i settori economici, ad esclusione delle attività che sono state esonerate dalla chiusura disposta dai DPCM e dalle ordinanze del presidente della Regione.


CORONAVIRUS/AVVISO: SUL SITO DEL COMUNE DI CAMPOBELLO IL MODELLO PER RICHIEDERE BUONI E PACCHI SPESA E QUELLO PER GLI ESERCENTI CHE ADERISCONO ALL’INIZIATIVA

Il sindaco Giuseppe Castiglione rende noto che sul sito istituzionale del Comune di Campobello, all’indirizzo www.comune.campobellodimazara.tp.it, (Home page/sezione Emergenza Coronavirus), è stato pubblicato il modello per richiedere l’ammissione alle misure urgenti di solidarietà alimentare (Buoni e Pacco Spesa) destinate a tutti i cittadini di Campobello che stanno vivendo una particolare situazione di disagio economico a causa della contingente “emergenza coronavirus”. Il modello dovrà essere compilato e trasmesso via mail o pec al seguente indirizzo di posta elettronica: protocollo.comune.campobellodimazara@pec.it. Sempre nella stessa sezione del sito istituzionale del Comune, oltre che all’albo pretorio, è stato pubblicato anche l’avviso rivolto a tutti gli esercenti del settore alimentare (supermercati, panifici, macellerie e negozi di frutta e verdura), disponibili alla vendita accettando i buoni spesa rilasciati dal Comune ai cittadini in stato di bisogno, in ottemperanza alle recenti misure economiche varate dal Governo per sostenere le esigenze emergenziali delle fasce più deboli. Le aziende interessate dovranno manifestare la propria adesione all’iniziativa compilando l’apposito modulo e inoltrandolo all’indirizzo mail servizisociali@comune.campobellodimazara.tp.it. Nella mail dovrà essere indicato: Denominazione dell’esercizio, indirizzo, partita IVA; Recapito telefonico; Indirizzo di posta elettronica.


CORONAVIRUS, UGL SANITÀ E MEDICI SICILIA A FIANCO DEI LABORATORI DI ANALISI: “LA REGIONE ASCOLTI IL LORO GRIDO D’AIUTO. STRUTTURE DI SUPPORTO STRATEGICHE PER REALIZZARE IL “MODELLO VENETO”, UNA CAMPAGNA DIAGNOSTICA DELLA POPOLAZIONE PER LA LOTTA ALL’EPIDEMIA”

“La Regione siciliana apra alle convenzioni con i laboratori di analisi per l’incremento delle attività di esamea della popolazione, in questo momento di grave emergenza. Se vogliamo davvero uscire da questa situazione, non bastano soltanto le iniziative sanitarie nelle aziende ospedaliere e nelle unità di soccorso, oltre a chiedere alla cittadinanza di rimanere a casa, ma occorre guardare al “Modello Veneto” per realizzarlo concretamente nel territorio.” A lanciare la proposta, partita nei giorni scorsi anche da Catania e dalla provincia siracusana, sono i segretari delle federazioni Sanità e Medici della Ugl Sicilia, Carmelo Urzì e Raffaele Lanteri che, dopo essersi schierati e continuando a lottare a difesa degli operatori sanitari ad ogni livello, adesso si schierano a fianco delle strutture di patologia clinica presenti in quasi tutti i comuni siciliani. “Siamo venuti a conoscenza che la Cidec, rete dei laboratori che conta 150 associati, nei giorni scorsi ha inviato una nota al presidente della Regione Siciliana ed all’Assessore regionale della Salute, manifestando la disponibilità a supportare il sistema sanitario regionale nell’esecuzione del tampone orofaringeo e di campionamento ematico per il dosaggio di anticorpi specifici per il virus. Si tratta di 6 centri già pronti ad eseguire la media di 500 tamponi al giorno, mentre oltre 100 possono effettuare migliaia di prelievi di sangue quotidiani, con relativa con disponibilità del dato analitico nei tempi tecnici e comunicazione in tempo reale dell’esito agli organi regionali preposti – evidenziano Urzì e Lanteri. Il sistema di convenzionamento potrebbe quindi risultare strategico per la Regione, che potrebbe così alleggerire ulteriormente il carico delle 20 postazioni ad oggi autorizzate, considerato anche che sono stati oltre 15 mila i tamponi eseguiti e che negli ospedali pubblici si sta accusando la carenza degli indispensabili reagenti. Inoltre, con i laboratori convenzionati si potrebbe immaginare una sorta di “tariffa concordata” tale da poter incoraggiare le persone a controllarsi, ottenendo così un’immediata campagna diagnostica per la lotta all’epidemia. In un momento in cui questi esercizi sono fermi e invocano aiuto, a causa dello stop forzato e quasi costretti alla chiusura, un intervento in questo senso da parte della Regione è quanto mai provvidenziale. Siamo infatti convinti – concludono – che solo attraverso lo screening a tappeto della popolazione, possiamo davvero interrompere la catena maligna del Coronavirus”.


L’ON. CARMELO PULLARA SUGLI AIUTI GOVERNATIVI E REGIONALI PER I COMUNI E FAMIGLIE

Come è noto sia il governo regionale che quello nazionale hanno stanziato rispettivamente 100 mln e 4,3 miliardi ai comuni per far fronte alle necessità delle famiglie disagiate, che hanno subito, a seguito del blocco totale delle attività un colpo economico di non poco conto, tanto da metterne in dubbio non solo la prosecuzione delle attività ovvero del lavoro ma anche il vivere quotidiano fatto delle basilari necessità che vanno dall’acquisto degli alimenti, quanto meno di prima necessità, al pagamento delle necessarie utenze ivi comprese quelle necessarie ai collegamenti internet per consentire ai nostri ragazzi di continuare un percorso di istruzione indispensabile per far crescere la futura classe dirigente cui questa isola ha indispensabile bisogno visto il punto cui è arrivata a prescindere dalla contingenza della epidemia. Ad intervenire è l’On. Carmelo Pullara Presidente del Gruppo Parlamentare Popolari e Autonomisti all’Ars. A tal fine, – prosegue il parlamentare – ieri, nel mio intervento in aula, durante la seduta dedicata ai temi economici scaturenti dall’epidemia, ho chiesto al Presidente della Regione, Nello Musumeci, di emanare linee guida rigide, per l’utilizzazione dei fondi assegnati, all’interno delle quali i sindaci possano muoversi e ciò al fine di evitare situazioni a macchie di leopardo con protagonismi e populismi, perché siamo una regione ed in termini di unità ed uguaglianza dobbiamo muoverci perché ciò che sta accadendo lasci un insegnamento a tutti. Al contempo – conclude Pullara – ho chiesto, a consuntivo, di valutare l’opportunità di un ulteriore stanziamento qualora la somma stanziata non dovesse essere sufficiente valutando eventualmente caso per caso, con il parere della competente Commissione Regionale.


SICILIA, CORONAVIRUS. ARANCIO: “INCENTIVARE ASSISTENZA DOMICILIARE PER PAZIENTI POSITIVI NON OSPEDALIZZATI”

“Anche per i pazienti che presentano solo lieve sintomatologia pur in presenza di positività al test Covid19 è opportuno preveder protocolli di assistenza domiciliare che, nel rispetto delle norme di isolamento, consentano un adeguato supporto terapeutico”. Lo dice Giuseppe Arancio deputato regionale Pd in un’interrogazione firmata da tutti componenti del gruppo parlamentare all’Ars ed inoltrata all’assessore regionale alla Salute. “In un momento in cui si concentrano le energie nel reperimento di tutte le risorse per la riorganizzazione degli ospedali dell’Isola – sottolinea Arancio – è opportuno stabilire protocolli di assistenza domiciliare per pazienti sintomatici non gravi con la somministrazione di terapie che prevengano l’aggravamento dei sintomi ed il monitoraggio continuo dell’evolversi della malattia. In questo modo – conclude – sarà possibile prevenire l’ospedalizzazione dei pazienti e di diminuire la pressione sugli ospedali lasciando posti liberi per i casi più complessi”.


CORONAVIRUS, A MESSINA L’AMMINISTRAZIONE DE LUCA PUNTA SULLA RIPROGRAMMAZIONE DEI FONDI EUROPEI NON SPESI: “ADOTTEREMO UN APPROCCIO STRATEGICO SIA PER L’EMERGENZA CHE PER RIPARTIRE”

Messina – Con due delibera di Giunta l’Amministrazione De Luca impartisce un preciso indirizzo ai dirigenti dei dipartimenti comunali, nell’ottica di: una riprogrammazione dei fondi europei; di una sensibilizzazione dell’opinione pubblica per la raccolta ed acquisizione di fondi, beni e servizi; soluzioni per destinare le risorse necessarie a implementare gli strumenti e le dotazioni organiche per il controllo del territorio mediante SAPR (Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto) quale misura di contrasto alla diffusione del Covid-19; definire con l’Università di Messina le forme più semplificate di collaborazione per sostenere l’acquisto dei beni di primaria necessità per i presidi ospedalieri; definire accordi di collaborazione tra amministrazioni ed Enti pubblici per attivare interventi di solidarietà e di sussidiarietà con aziende e soggetti privati per la fornitura dei dispositivi di protezione individuale, quali mascherine, guanti, occhiali, soluzioni igienizzanti, camici monouso, soprascarpe, etc., sia la fornitura di materiali base e per la manifattura dei suddetti presidi da distribuire alle Forze dell’Ordine, agli operatori sanitari ed alla comunità. “È fondamentale un approccio al Coronavirus che abbia una visione strategica, che comprenda una celere fuoriuscita dalla fase emergenziale, garantendo assistenza e supporto a tutta la comunità, per evitare che la transitoria fase depressiva si trasformi in strutturale e irreversibile impoverimento economico e sociale del tessuto cittadino. Un approccio che pensi anche alla fase successiva, quella della ripartenza economica, mettendo in campo liquidità per riaccendere la macchina produttiva. Per tale motivo abbiamo dato mandato di ricorrere alla riprogrammazione dei fondi europei, a inoltrarli per la condivisione con le Autorità di Gestione e concordare gli interventi più appropriati, apportando le modifiche nelle schede dei progetti interessati alla riconversione degli importi per Covid-19 e a rielaborare il nuovo Piano Operativo (P.O.) versione 6.0 del 31/01/2020, che avrà una dotazione finanziaria rimodulata per la Città di Messina quale Autorità Urbana del PON “Città Metropolitane 2014-2020”. Così afferma in una nota il Sindaco di Messina, on. Cateno De Luca. “La nostra ricetta – conclude il Primo cittadino – prevede un contrasto alla diffusione del virus che passa attraverso azioni volte a un maggiore controllo del territorio. Contestualmente abbiamo preparato un pacchetto di aiuti per contrastare la povertà, con azioni volte a politiche sociali specifiche, oltre che alla sensibilizzazione della cittadinanza. Mi riferisco a forme di ‘baratto solidale’ tra comunità non solo limitrofe, per ciò che concerne beni primari. Mi riferisco al possibile contributo dei dipendenti pubblici, in modo da destinare su base volontaria una parte degli emolumenti del mese di aprile e maggio 2020 per contribuire ai costi sostenuti per fronteggiare l’emergenza e le ricadute sociali ed economiche del Coronavirus. Mi riferisco alla promozione di investimenti, mobilitando tutte le riserve di liquidità in linea con quanto suggerito dalla Commissione europea. È una partita a scacchi, ma siamo pronti per non lasciarci cogliere impreparati”.


CORONAVIRUS, L’AMMINISTRAZIONE DE LUCA SOSPENDE IL PAGAMENTO DEI TRIBUTI E VARA LA MESSINA FAMILY CARD: “METTEREMO IN CAMPO OLTRE 38 MILIONI DI EURO PER AIUTARE CHI NON HA PIÙ NULLA”

Messina – Con due delibera di Giunta l’Amministrazione comunale ieri ha disposto la proroga dei termini di scadenza per la riscossione dei tributi e contestualmente costituito il Fondo Emergenza Covid-19 FEC19, dall’importo iniziale di € 38.495.555,20, con risorse finanziarie provenienti da: fondi europei riprogrammati; risorse regionali (€ 4.651.100,00) e statali (€ 1.700.000,00); risorse comunali; contributi volontari sul conto corrente IBAN89N0200816511000300034781 con la causale “sostegno emergenza Coronavirus Città di Messina”; contributi volontari raccolti in qualsiasi altra forma. “Il Fondo sarà utilizzato per le seguenti finalità: l’erogazione di un buono spesa denominato ‘Messina Family Card’ da poter spendere presso i negozi alimentari convenzionati; come contributi alloggiativi, spese di utenze, percorsi di accompagnamento per prevenire la perdita dell’alloggio e perseguire l’autonomia abitativa; per l’acquisto, sviluppo tecnologico e dispiegamento di strumenti che, nel rispetto della normativa vigente, consentano o facilitino il monitoraggio, la prevenzione e il controllo del Covid-19 sue diverse forme; per eventuali altri servizi di aiuto sociale che si renderanno necessari nell’ipotesi del protrarsi dell’emergenza da gestire attraverso l’Azienda Speciale Messina Social City; interventi di natura strutturale a medio temine che dovranno sostenere la ricostruzione del tessuto socio-economico della città”. A riferirlo è il Sindaco di Messina, on. Cateno De Luca. I buoni spesa Messina Family Card avranno un importo minimo di € 300 mensili per nuclei di un solo componente, con la maggiorazione di € 100 mensili per ogni componente del nucleo familiare superiore ad uno, con il tetto massimo di € 600 mensile, per i mesi di aprile e maggio. Sarà destinato ai nuclei familiari che, previa l’obbligatoria dichiarazione sostitutiva di certificazione ,comproveranno lo stato di bisogno. Nella fattispecie, i soggetti beneficiari della misura sono quei nuclei familiari che: a) hanno subito una perdita di entrate reddituali in conseguenza della cessazione obbligatoria dell’attività produttiva di ogni genere in base ai DPCM ed alle altre disposizioni contro il coronavirus; b) hanno subito una perdita di entrate reddituali in conseguenza di licenziamento di uno dei componenti, qualora nel nucleo familiare medesimo non vi sia altra fonte di reddito; versano in stato di bisogno, con priorità per quelli che non sono assegnatari di sostegno pubblico. Per ciò che concerne l’adozione di provvedimenti relativi ai termini di scadenza tra marzo e aprile dei pagamenti di tributi, canoni e contributi, con un atto d’indirizzo, l’Amministrazione comunale proroga il limite sino al 31 maggio, senza applicazione di sanzioni per tardivo versamento. Tra queste scadenze rientrano: le rette mensili di frequenza dei servizi socio educativi comunali; le rateizzazioni dei piani di rientro concesse ai contribuenti titolari di attività commerciali, con riferimento ai tributi comunali – Tari e Cosap. “Oltre alla sospensione dei tributi e canoni – conclude il Primo cittadino – stiamo avviando l’iter amministrativo per verificare laddove compatibile con gli equilibri di bilancio, la possibilità di un’esenzione tributaria per il periodo che va da marzo a settembre 2020. I criteri di esenzioni sarebbero gli stessi per l’assegnazione della Messina Family card, con l’aggiuta dei liberi professionisti, imprenditori e lavoratori autonomi che hanno subito una perdita di entrate reddituali in conseguenza della cessazione obbligatoria dell’attività in base ai DPCM ed alle altre disposizioni contro il coronavirus”.

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