Marsala – Si svolta stamattina, presso Sala delle Lapidi di Marsala, la conferenza stampa alla presenza dell’assessore regionale alla Sanità Ruggero Razza. In sala presenti anche l’assessore regionale alle Attività Produttive Mimmo Turano, l’On. Eleonora Lo Curto, l’On. Stefano Pellegrino, il Sindaco di Marsala Alberto Di Girolamo, il presidente del Consiglio Comunale Enzo Sturiano e il presidente dell’ordine dei medici di Trapani Rino Ferrari.
“Ringrazio tutti gli operatori sanitari di Marsala e della provincia di Trapani perché oggi noi guardiamo una emergenza sanitaria con gli occhi di chi sa di aver superato la parte peggiore, ma quando l’emergenza è iniziata e si sono dovute fare delle scelte difficili c’erano migliaia di persone delle terapie intensive di tutta Italia, c’erano i numeri dell’Istituto Superiore di Sanità che ci inducevano a motivata preoccupazione e quindi si è dovuto agire immediatamente e gli operatori sanitari tutti hanno svolto un grande lavoro” – queste le parole dell’Ass. Razza, che continua – “Oggi entriamo in una fase diversa: abbiamo dei numeri molto contenuti che ci fanno dire che dal 18 maggio si potrà passare da un piano che immaginava per tutta la regione 3600 posti letto ad un piano che ne immaginerà 1200. Questo dovrà portare tutte le strutture, a partire da quella di Marsala, al rientro alla piena operatività come prima dell’emergenza Covid. Il Coronavirus è stata e continua ad essere una battaglia molto complicata, però c’è la cura dei cittadini che prescinde dal Coronavirus e c’è la necessità di avere luoghi di cura sicuri nei quali poter affrontare tutte le altre patologie”.
A proposito dei tamponi e dei test sierologici, l’assessore afferma che combattiamo un virus che è ancora presente in tutto il mondo, che non ha una terapia farmacologica, che non ha un vaccino e che sarà in circolo per molti pesi ancora, quindi l’adozione di protocolli, l’utilizzo sempre crescente dei tamponi, diventa indispensabile. Oggi sono quasi 30 i laboratori in Sicilia che analizzano giornalmente centinaia di tamponi, così come l’utilizzo dei test sierologici per tutte le categorie a rischio. L’Assessore Turano, protagonista della seconda fase, che è quella della riapertura delle attività produttive: “Le attività produttive riaprono in funzione della capacità del sistema sanitario di reggere l’urto, di essere accanto alle imprese, quindi è un binomio di fatto: la sanità che mette insieme le risorse sanitarie per proseguire questo lungo cammino e tutto il resto del sistema produttivo che ha bisogno di poter operare in sicurezza”. Si è toccato poi il tema dell’ospedale S. Biagio, dal momento che in tutta Italia si vogliono recuperare alcune strutture, e anche in Sicilia, perché la pandemia che oggi si chiama Coronavirus, che ieri ha avuto altri nomi e domani probabilmente ne avrà altri ancora, ha mostrato la fragilità dei sistemi sanitari di tutto il mondo a essere reattivi a necessità di isolamento.
“Il recupero di alcune strutture ospedaliere, tra queste l’ospedale S. Biagio di Marsala – ha detto l’Ass. Razza – ci è sembrata una scelta importante, ringrazio i dirigenti dell’azienda sanitaria provinciale per avere raccolto questa sfida, che non deve però essere solo raccolta, ma deve essere raggiunta, per cui l’obiettivo sarà quello, entro il cosiddetto picco autunnale, di poter avere quella struttura pronta perché non si debbano più bloccare le attività ospedaliere com’è successo con l’ospedale Paolo Borsellino, ma si possa avere una struttura che, all’emergenza, sia nelle condizioni di assicurare tanto una terapia intensiva quanto una degenza in isolamento.
