Si terranno oggi, lunedì 18 aprile, alle ore 15.30 in Chiesa Madre a Marsala, i funerali del piccolo Andrea Mistretta. La città vuole essere ancora vicina, questa volta con la presenza in Chiesa Madre, alla famiglia del piccolo Andrea.
La morte, ci dicono, fa parte della vita. Ma quando tocca gli affetti familiari, i figli, i bambini, non riesce mai ad apparirci “naturale”. La morte di un figlio è un buco nero che si apre nella vita delle famiglie. Per i genitori sopravvivere a un figlio è qualcosa di particolarmente straziante, è come se si fermasse il tempo. Si apre una voragine che inghiotte il passato e il futuro. E’ uno schiaffo all’amore, alle promesse, ai doni, ai sacrifici… Elaborare il lutto per una morte così è difficile, inaspettata e violenta.
Andrea Mistretta, di 3 anni, figlio dei marsalesi Fabrizio e Manuela, ha sbattuto la testa sabato scorso, nel tardo pomeriggio, mentre giocava nella sua casa. Il piccolino ha cominciato ad accusare un forte mal di testa, era vigile e diceva di avere sonno. I genitori lo hanno portato dal pediatra. In auto Andrea ha vomitato. Quando il pediatra lo ha visitato ha detto a Fabrizio e Manuela che non aveva nulla e li ha tranquillizzati: “Solo nell’1% dei casi è possibile un’emorragia cerebrale”. Il bambino, nel frattempo, aveva vomitato 4 volte. Il pediatra ha concluso dicendo: “Fatelo dormire”. Ma il piccolino stava ancora male. Alle ore 22 circa, Andrea, si è svegliato e ha avuto le convulsioni. Lo hanno portato velocemente al pronto soccorso di Marsala. Dopo 40 minuti, gli operatori del “Borsellino” hanno detto ai genitori di Andrea che l’elisoccorso non funzionava perché era “in fermo”. Il piccolo è stato portato, in condizioni già disperate, all’ospedale “Villa Sofia” con l’ambulanza. E’ stato sottoposto ad una operazione chirurgica nel tentativo di salvargli la vita. Purtroppo dopo l’arrivo a Palermo, e dopo l’intervento, le notizie sulle condizioni di Andrea si sono accavallate sui siti internet e sui social, passando dalla morte certa, al coma irreversibile (con la morte cerebrale), a una speranza di riportarlo, fortunatamente, in vita. Mercoledì 13 aprile, con grande tristezza e profondamente addolorati, abbiamo appreso che il piccolo Andrea Mistretta non è riuscito a farcela. La città di Marsala era in grande apprensione per le sorti del piccolo Andrea, le notizie arrivate direttamente dall’ospedale “Villa Sofia” di Palermo sembravano far sperare in una lenta ripresa dell’attività cerebrale. Il cuore di Andrea aveva ripreso a battere regolarmente e la pressione era regolare…
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