Marsala – Nella mia Marsala è stato ucciso barbaramente un servitore dello Stato, il maresciallo Silvio, cioè un uomo che ci difendeva tutti, che lavorava con costanza per la nostra libertà e per assicuraci protezione dalle mani criminali e sanguinarie. Appresa della sua morte subito così ho pregato: “Dio fermi le mani dei violenti e di quelli che li coprono con vigliaccheria e omertà.
Signore, Dio di giustizia e di misericordia, accogli nel Tuo Regno di luce infinita il nostro fratello Silvio così barbaramente ucciso. Sostieni e proteggi i suoi familiari”. Dopo la preghiera dobbiamo, a mio parere, subito agire per contrastare questi individui, senza coscienza e disumani, che hanno colpito mortalmente il nostro caro Carabiniere.
Mi appello a tutti, a cominciare dai marsalesi fino alle più alte Autorità dello Stato, per unirci attorno ai familiari del nostro fratello Silvio con concretezza e affetto e per intraprendere iniziative efficaci e costanti perché vengano fermati queste menti corrotte e distruttive. Uniamo le forze con coraggio e decisione. L’impegno per migliorare la nostra società non si può delegare a nessuno.
Collaboriamo con la Magistratura e le Forze dell’ordine per affermare la legalità e la civile convivenza in ogni ambiente. Difendiamo insieme la dignità e l’unicità di ogni essere umano.
don Francesco Fiorino
Cittadino e prete di Marsala
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