Stava per rientrare a casa Adele Puglisi, 54 anni, una delle vittime italiane della strage di Dacca. Probabilmente la cena a cui ha partecipato era per salutare una sua amica, Nadia Benedetti, anche lei uccisa dai terroristi, prima di partire dal Bangladesh per la Sicilia. Il suo rientro a Catania era previsto domenica, e suo fratello e i suoi amici si stavano organizzando per accoglierla.
Adele Puglisi era manager per il controllo della qualità per la Artsana. “La vedevamo 20 giorni l’anno, era sempre in giro per il mondo per il suo lavoro”, dice un vicino di casa. Non era sposata e non aveva figli. Abitava in un antico palazzo di una stretta via nello storico rione del Fortino a Catania, dove sarebbe dovuta ritornare nei prossimi giorni. Accanto alla sua casa c’è quella di suo fratello. Nel Palazzo non c’è un citofono e i cognomi quasi illeggibili sono scritti su una tavoletta di legno. “Era una donna riservata e cortese”, afferma un dirimpettaio.
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