Trapani – Per convincere i genitori a dare altro denaro per il viaggio in Italia i trafficanti di uomini in Libia hanno rapito il figlio e gli hanno tagliato un dito. Col “trofeo” esibito per dimostrare di quali atrocità erano capaci sono andati dalla coppia che ha dato loro i soldi.
E’ una delle “ordinarie” storie di violenza raccontate dai profughi arrivati ieri a Trapani a bordo della nave della Guardia Costiera Diciotti. I mediatori culturali e gli investigatori, con l’ausilio degli interpreti, stanno raccogliendo le testimonianze dolorose dei 67 migranti partiti dalla Libia, soccorsi in mare dal rimorchiatore Vos Thalassa e poi trasferiti sulla Diciotti.
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