Marsala – Nasce a Marsala, a Terrenove Bambina, “Il Mondo che vorrei”. Salvatore Montalbano è il referente del gruppo e in questa intervista ci spiega esattamente di cosa si tratta.
Salvatore Montalbano, perché nasce “Il Mondo che vorrei”?
“E’ stata una mia idea. Mi sono chiesto – vedendo tanta solitudine, tante amicizie che non sono amicizie, il mancato rispetto per la natura, il razzismo, etc – ‘io posso solo guardare o posso iniziare a dare il mio contributo per cambiare il mondo? Il mondo si può cambiare! Basta iniziare da me stesso e da ognuno di noi. Ho condiviso tutto questo che è stato approvato da don Marco Maria Renda (allora sacerdote della Parrocchia Maria SS Bambina), a riunirci in un gruppetto di 12 amici, ed ora approvato da don Tommaso Lombardo (nuovo sacerdote della Parrocchia). Il gruppo è aperto a tutti coloro che vogliono impegnarsi in questa bella e difficile missione”.
Quante cose abbiamo sognato, desiderato e voluto in questo mondo?
“Tanti di noi sogniamo di avere tanti soldi, tanti beni, tanti amici… e siamo disposti a tutto: screditare con falsità gli altri, gli amici, anche la propria famiglia pur di ottenere ciò che si desidera (di esempi ne abbiamo tanti: quanti genitori non parlano più con i figli o i fratelli tra di loro per un eredità, un pezzo di terra…?)”.
Ne “Il Mondo che io vorrei” nessuno si sentirebbe più solo…?
“Non ci sarebbe il razzismo: ogni uomo di ogni colore è mio fratello! Non ci sarebbe bisogno di ricorrere all’alcool, alla droga, e ad alcun tipo di dipendenza… ma sarebbe un mondo fatto di relazioni. Relazioni in cui io, in primis, mi domando cosa posso fare affinché l’altro si senta voluto bene e accettato per quello che è, e non per ciò che gli altri vogliono che sia. Sogno un mondo in cui ogni uomo Ama e Custodisce l’ambiente e il creato. Ecco cosa sogno! E voglio iniziare a costruire il mio mondo mettendo uno sguardo nuovo su tutte le cose e soprattutto su me stesso e sulla mia umanità. Solo cominciando dalla nostra umanità malata Gesù potrà operare guarigioni”.
Ti sembra impossibile realizzare tutto ciò?
“Madre Teresa di Calcutta diceva: “Sappiamo bene che ciò che facciamo non è che una goccia nell’oceano. Ma se questa goccia non ci fosse, all’oceano mancherebbe””.
Allora, perché non cominciare da noi?
“Se vuoi ci vediamo tutti i giovedì, a partire dal 14 marzo 2019 per insieme “prendere la nostra vita in mano e farne un’opera d’arte” come diceva Giovanni Paolo II, in un percorso di preghiera, catechesi, condivisione, ascolto, gioia, fraternità, e tanto altro ci dice il Parroco Don Tommaso Lombardo”.
Enzo Amato