Riceviamo e pubblichiamo
Marsala – Gentile Redazione, è di quindici giorni fa la notizia dell’incendio della discarica al Porto di Marsala dove c’era una casetta all’ingresso del porto, crollata da anni, era diventata una vera e propria discarica, ricettacolo di topi e insetti a due passi dall’isola ecologica del Salato.
La stessa cosa avviene sotto gli occhi di tutti – turisti e non – alla ex gelateria Artigel alla Spagnola, dove grandi quantità di rifiuti accatastati davanti le Saline sono uno scempio ambientale. Inoltre, spesso, vengono incendiati mandando in fiamme materiali di ogni tipo – plastica, gomma, eternit, metalli, tessuti – con la liberazione di diossina nell’aria.
La domanda è “i vigili e l’assessore al ramo non vedono o fanno finta di non vedere quando passeggiano sul lungomare?”.
Perché non bonificano e mettono i sigilli, oppure forse è diventato lecito creare delle discariche di materiale pericoloso in terreni privati difronte una riserva?
Perché anziché annunciare l’installazione di telecamere non le installano davvero iniziando a multare gli incivili?
Che futuro stiamo dando ai nostri figli se ogni giorno si libera veleno nell’aria?
Marco Giacalone
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