È arrivato, è iniziato. Oggi è suonata la campanella scolastica del nuovo anno, per 715.503 alunni, 12251 in meno, di bambini, ragazzini, adolescenti siciliani. La lettura della diminuzione degli iscritti racconta che sia dovuta al calo demografico e alla dispersione scolastica, quest’ultima perché la crisi economica comporta la necessità di avere più forza lavoro in famiglia. Questi sono i numeri asettici, ma che in realtà poi non lo sono, fotografano piuttosto una realtà che non è di speranza per il futuro.
L’avvenire di una società ha un passaggio fondamentale e lo è soprattutto grazie a famiglie e istruzione. Una visione condivisa da tutti sono gli investimenti strutturali per le due componenti, oggi più che mai. L’inizio dell’anno scolastico ricordi alle donne e agli uomini protagonisti delle due componenti il loro ruolo.
Agli alunni, ma prima ancora figli, il proprio dovere, perché la scuola è sapere, conoscere, capire e crescere, essi siano protagonisti del loro presente e con il supporto di genitori e insegnanti, del futuro, progettandolo, mutuando il titolo del romanzo di Hemingway, “Per chi suona la campana”, ovviamente per ognuno.
Adesso auguri di felice scuola a tutti, particolarmente al neo ministro dell’istruzione Lorenzo Fioramonti, parta da lui l’investimento, sia etico che materiale, il futuro, non solo della Sicilia ma nazionale, lo richiede.
Vittorio Alfieri
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