Morte dei due giovani agenti di Trieste: quanto vale una vita?

Pierluigi Rotta, 34 anni di Pozzuoli, con un passato da calciatore professionista nella sua città, Matteo De Menego 31 anni di Velletri. Sono i due agenti uccisi a Trieste, durante un controllo presso la questura per il furto di uno scooter, rubato da chi ha spezzato le loro giovani vite.

L’autore Alejandro Stephan Meran insieme al fratello, al quale aveva raccontato il furto,erano in questura dopo che il fratello aveva avvertito la polizia di stato, che li aveva portati nei locali della stessa per chiarimenti. Meran impossessatosi dell’arma di Pierluigi, gli spara, tenta la fuga, nel corridoio colpisce Matteo. Il fratello del Meran non partecipa minimamente all’accaduto. Gli spari saranno più di venti. Il Meran è affetto da disturbi psichici, a detta dei familiari.

Questa la ricostruzione dei fatti, la cronaca. Due giovani sono morti “servendo” lo Stato, NOI. Erano addestrati e consapevoli dei rischi che correvano, ma in questura NO, non deve e non può accadere. Il Meran ha sottratto la pistola ad entrambi. Un commissariato, una questura, una stazione carabinieri , sono per antonomasia, il luogo più sicuro per i cittadini. Il neo ministro degli interni, della difesa, lo rendano tale per TUTTI. Altrimenti saranno morti vanamente, altrimenti saranno altre lacrime di coccodrillo, altrimenti ennesimi funerali di stato retorici.

La mamma di Alejandro ha chiesto perdono. Lo chiediamo anche noi, perché non li abbiamo protetti in casa nostra.

Un abbraccio ideale a Pierluigi e Matteo.

Vittorio Alfieri