Sanremo 2020, the show must go on…

Non si avevano dubbi, nonostante la giornata funesta per la morte di due lavoratori, i macchinisti di Trenitalia Di Cuonzo e Cicciù morti la mattina sul Treno Alta Velocità 9595, diretto da Milano a Salerno. Amadeus padrone di casa in coabitazione con Rosario Fiorello, dedica dieci, dicesi dieci secondi al ricordo delle  vittime e dei familiari. Trenitalia e RAI sono aziende dello Stato italiano, non si può fermare una nazione nei trasporti, ma evidentemente neanche il festival di Sanremo.

Gli ascolti 9.693.000 di telespettatori con lo share del 53% ed oltre della sera prima e le inserzione pubblicitarie, hanno avuto il sopravvento. Si è sperato nelle sette donne, Alessandra Amoroso, Fiorella Mannoia, Laura Pausini, Elisa, Giorgia, Nannini, Emma, che hanno presentato il loro concerto prossimo venturo, in ricordo delle donne vittime di violenza o in Roberto Benigni, che ha ricordato Alberto Sordi (morto a 83 anni) e Federico Fellini nel centenario della nascita (morto a 73 anni), i due macchinisti a 59 e 51 anni, invece nulla.

Ubi maior minor cessat, sempre e comunque. Vada per Georgina Rodriguez e il suo compagno Cristiano Ronaldo presente ed inquadrato ripetutamente in platea all’Ariston. Ma gli otto italiani citati, neanche un accenno, NULLA. Giuseppe e Mario erano sostanzialmente dipendenti pubblici. Quel pubblico che ha dato spazio e cachet: Benigni 300mila euro, per citarne uno. Lo scrivente non ama il politically correct, ma la sera del 6 febbraio 2020 si è esagerato.

Ciao Giuseppe e Mario e che the show must go on. Ah, si presenta l’ultima produzione RAI fiction, L’amica Geniale, storia di un cognome, tratto da un romanzo di Elena Ferrante, si consiglia il romanzo è notevole. Poco prima della mezzanotte va in scena il bacio di Georgina a Cristiano, domani è un altro giorno, meno male, quantomeno per noi…

Viceversa
(Vittorio Alfieri)