Marsala – “Quanti di voi hanno parenti che lavorano all’estero o al Nord?”. Quasi tutti i ragazzi presenti nell’auditorium del Complesso monumentale San Pietro alzino la mano. “Visto quanti parenti migranti che abbiamo?”. Marco Rizzo apre così l’incontro con gli alunni della Scuola Secondaria di Primo Grado “Giuseppe Mazzini”. L’incontro, avente come tema “…A casa nostra, Cronaca da Riace”, si è tenuto il 14 febbraio presso il Complesso Monumentale San Pietro.
Non è stata la classica presentazione di un libro, piuttosto un momento di intenso confronto, un dibattito con diversi interventi, organizzato nell’ambito del progetto “Incontriamo l’autore”.
Ma la “magia” della mattinata, moderata dal Prof. Daniele D’Eletto, scatta dopo gli interventi istituzionali, quando la parola passa ai ragazzi.
Iniziano le domande…e se le domande rivolte a Marco, domande di politica, accoglienza, migranti e sul mestiere di scrivere, non sono mai ovvie e mai banali, le risposte che i ragazzi ricevono sono sempre risposte convincenti e coscienti.
Un appello, dunque, a non dimenticare le nostre origini di popolo che ha sempre emigrato e che purtroppo, specie dal sud, oggi come ieri, continua a farlo.
Uno stimolo a pensare in termini di maggiore coesione e solidarietà sociale, a non farsi sopraffare da un clima e da un linguaggio che fanno leva sulle paura del diverso.
La presa d’atto finale è che dalle nuove generazioni può nascere un futuro di maggiore tolleranza e integrazione. Oggi i ragazzi l’hanno dimostrato.
E forse è proprio quello che Marco desiderava, che al termine dell’incontro firma tante copie di “A casa nostra. Cronaca di Riace”.
