Marsala – The end. Mancano ancora 3 mesi al termine della consiliatura di Lilibeum, ma ciò a cui si è assistito all’ultima seduta ha messo fine alla tragicommedia a cui si è assistito in questi anni. Il presidente Sturiano, dopo aver aspettato il dovuto, invita i signori consiglieri e il segretario comunale Bernardo Triolo a chiamare l’appello.
Il segretario espleta il compito, consegna al Presidente l’esito, Sturiano comunica che i consiglieri presenti sono 10 su 30 e che avendo usufruito del secondo appello nelle sedute precedenti e in assenza del numero legale, il consiglio viene riconvocato venerdì 21 febbraio. I presenti erano, Sturiano, Galfano, Angileri, Ferrantelli, Milazzo Pino, Sinacori, Coppola Flavio, Rodriquez Mario, Vinci, Gandolfo.
Ricordiamo un intervento dei 20 assenti più significativi (???) della consiliatura: Arcara, crocefisso a sala delle lapidi. Alagna O., non pervenuto. Cordaro, il passaggio dal PD a Forza Italia. Meo, la lite con Arcara per la sua gravidanza. Ferreri, quando ha accusato più volte Sturiano di dispotismo. Licari, le liti furibonde con Sturiano. Nuccio, le dimissioni da presidente della commissione d’inchiesta. Marrone, le disavventure personali. Coppola Alessandro, non pervenuto. Rodriquez Aldo, la fede nel M5S, sempre e comunque.
Piccione, la richiesta d’istituzione registro dei bambini mai nati e apposito spazio cimiteriale, sotto le 20 settimane scientificamente dei feti. Chianetta, Sinacori, Coppola ed E. Milazzo, per l’avversione al ddl Ciranna’ , a priori spaventatati dall’opportunita che il riconoscimento desse il diritto alla stepchild adoption.
Gerardi quando diede del cretino al vicesindaco Agostino Licari. Genna per la sensibilità alle vicende del cimitero. Walter Alagna per il silenzio assordante. Alagna Luana, quando prese le distanze da Sturiano, Ingrassia, quando ha giurato fedeltà allo stesso.
THE END, forse, agli elettori l’ardua sentenza.
Viceversa