Alla ricerca di una sinistra di berlingueriana memoria

E se fosse un segnale metafisico di Enrico Berlinguer??? Si vuole sdrammatizzare con un singolo caso, anche perchè il soggetto in questione ha dichiarato di essere positivo al coronavirus, ma di stare bene, solo febbre bassa e quarantena domiciliare. Il personaggio politico in questione è Nicola Zingaretti, presidente della regione Lazio e segretario del PD.

Zingaretti è stato fin da giovane un militante comunista, poi abbracciò la svolta della bolognina di Achille Occchetto che nel 1991, dopo la caduta del muro di Berlino, “traghetto'” l’allora PCI nel post comunismo e idee economiche prettamente socialdemocratiche e il nuovo partito che prese il nome di PDS (Partito Democratico della Sinistra), aderì all’internazionale socialista.

Zingaretti fu anche presidente dell’unione internazionale della gioventù socialista. Poi il PDS divenne DS (Democratici di Sinistra) e nel 2007 una “fusione a freddo” con la Margherita (erede della DC), l’attuale PD. Il segnale Berlingueriano da raccogliere è il recupero dell’anima di sinistra, una sinistra dei nostri tempi, riformista e socialdemocratica.

Una sinistra che guardi agli ultimi, ai diseredati, ossia disoccupati, famiglie a basso reddito, solidale con gli immigrati, che premi la meritocrazia, che sia fautrice dell’uguaglianza intesa come pari opportunità per tutti coloro che sono nelle medesime condizioni, che governi il capitalismo, che lo regoli. Tutti valori che il PD ha perso illo tempore.

Una sinistra che torni all’idea di un altro padre di un partito nato dalla costola del PCI, il Partito Socialista Italiano, Pietro Nenni: “il socialismo è portare avanti tutti quelli che sono nati indietro”. Aiutare i bisognosi non è un segnale metafisico di Berlinguer.

Auguri Zingaretti. Ai connazionali: seguiamo le istruzioni delle autorità sanitarie sul coranavirus.

Vittorio Alfieri