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Coronavirus in Sicilia, giovedì 9 aprile: politica, opinioni, critiche, comunicati, proposte…

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CAMPOBELLO: È INIZIATA LA DISTRIBUZIONE DEI BUONI SPESA

Gli aventi diritto saranno contattati telefonicamente dagli uffici comunali nel corso di questa e della prossima settimana. A partire da martedì, nell’ex plesso Collodi, saranno distribuiti alimenti e beni di prima necessità raccolti grazie alle iniziative di solidarietà — Il sindaco Giuseppe Castiglione informa la cittadinanza che, a partire da ieri (mercoledì 8 aprile 2020), è iniziata la distribuzione di una prima parte dei buoni spesa per l’acquisto di beni alimentari e di prima necessità destinati a tutti i cittadini di Campobello che stanno vivendo una particolare situazione di disagio a causa della contingente “emergenza coronavirus”. I buoni saranno consegnati direttamente dagli uffici comunali del settore Socio-culturale secondo un ordine cronologico basato sulla data di presentazione delle istanze. Gli aventi diritto saranno convocati telefonicamente da un funzionario comunale incaricato e, pertanto, anche al fine di evitare inutili assembramenti, non è assolutamente necessario recarsi di propria iniziativa presso gli uffici comunali. La consegna dei buoni continuerà nel corso di questa e delle prossime settimane al fine di garantire a tutti gli aventi diritto la completa erogazione dei relativi benefici. Si ribadisce, inoltre, che i buoni spesa (del valore di 25 euro ciascuno) potranno essere utilizzati esclusivamente negli esercizi commerciali e nelle farmacie che hanno aderito all’iniziativa e il cui elenco è disponile sul sito istituzionale del Comune (home page/sezione Emergenza Coronavirus). Per quanto riguarda, invece, la consegna degli alimenti e dei beni di prima necessità raccolti grazie alle iniziative di solidarietà promosse dal Comune (“Dona un Pacco” e “Carrello della Solidarietà”), che hanno visto una grande e generosa adesione da parte di cittadini, imprese e associazioni campobellesi, questa si svolgerà a partire da martedì 14 aprile, dalle ore 9 alle ore 13, nei locali comunali dell’ex plesso Collodi di piazza Eremita. La spesa sarà distribuita a tutti i cittadini bisognosi (con ISEE inferiore o uguale a 6.000 euro) che si presenteranno con una copia dell’ISEE e con un documento d’identità personale, oltre che muniti di mascherine e di appositi sacchetti.


SICILIA, BOLLO AUTO. FIGUCCIA (UDC): “SOSPENDERE IL PAGAMENTO DEL BOLLO AUTO PER AIUTARE FAMIGLIE E IMPRESE IN DIFFICOLTA'”

“A causa dell’emergenza Covid-19 le autorità competenti hanno adottato misure per limitare il rischio contagio, con conseguente obbligo di sospensione e chiusura temporanea di numerose attività produttive e commerciali, nonchè di limitazioni degli spostamenti ai casi di effettiva e dimostrata necessità. Come annunciato dal Governo nazionale ulteriori misure di carattere tributario saranno adottate al fine di attenuare il disagio sociale ed economico che la situazione generale sta provocando alle famiglie e alle imprese. Considerando che il bollo auto è un tributo di spettanza regionale che grava sugli autoveicoli e motoveicoli immatricolati nella Repubblica Italiana, stamane ho presentato una mozione che impegna il governo regionale ad attivare le procedure al fine di sospendere il pagamento del bollo auto dal momento che si tratta di un tipo di tributo gestito dalla Regione Siciliana, senza applicazione di sanzioni, interessi e oneri aggiuntivi di qualsiasi specie e natura per i contribuenti che provvedano al pagamento tardivo delle tasse automobilistiche. Al contempo, ho chiesto di prorogare i termini per i contribuenti che hanno in corso un piano di rateizzazione aventi scadenza nei mesi di aprile, maggio e giugno. Sospendere il pagamento del tributo regionale significa dare sollievo a famiglie e imprese”. Lo afferma Vincenzo Figuccia, deputato Udc all’Assemblea Regionale Siciliana.


Feditalimprese: “Rischio Tsunami imposte e liquidità imprese”

“Bisogna intervenire subito con i correttivi dovuti, afferma Salvo Mancarella di Feditalimprese Sicilia oppure molti piccoli imprenditori rischieranno la chiusura mentre le medie imprese potrebbero andare in sofferenza”. Questo il risultato delle sospensioni di cui ai decreti 9/2020 e 18/2020. Le ritenute, l’Iva, i contributi del mese di marzo e aprile, le rate scadenti il 28/2 ed il 31/3 della rottamazione ter e saldo e stralcio vanno pagate a far data dal 1 giugno. Poi dal 26 giugno le imprese ed i professionisti oltre a dover pagare, IVA, contributi del mese di maggio, saranno chiamati alla cassa per il versamento dell’acconto Imu (attuale patrimoniale). Dal 30 giugno, inoltre, i contribuenti oltre alle imposte per autoliquidaziome (IRPEF IRES e IRAP anno 2019) dovranno rispondere al fisco per tutti i versamenti sospesi di aprile e maggio e per gli avvisi di accertamento dell’agenzia delle entrate. I pagamenti dovranno essere effettuati in unica soluzione o in 5 rate. “Urge pertanto intervenire subito ed in modo razionale, continua Mancarella, non basta dire alle piccole imprese potrei darti 25 mila euro per pagare i tuoi debiti. In questo modo si sta solo garantendo il sistema bancario e le entrate dello Stato mentre le imprese aumenteranno il loro debito che in tanti non potranno onorare. La situazione diventerà assurda per le attività che non possono stare aperte per decreto”. Feditalimprese chiede chiarezza ed un intervento immediato.


Sicilia, Fondi per emergenza alimentare. Deputati ARS: “Protezione civile nazionale sblocchi impasse. Derogare a norme per dare subito alimenti ai cittadini”

Richiesta la deroga al codice degli appalti per l’emergenza alimentare — “Come spesso succede e nonostante la buona volontà dei tanti soggetti istituzionali coinvolti, sulla vicenda dei 30 milioni assegnati dalla Regione ai Comuni per l’assistenza alimentare delle famiglie si è creato un corto-circuito normativo. A questo punto è utile, necessario ed urgentissimo un provvedimento della Protezione civile nazionale, che andrebbe anche a prevenire che simili situazioni si ripetano in altre regioni. Stiamo parlando di far mangiare i cittadini, un’emergenza che sta assumendo proporzioni gravissime”. La richiesta viene da un gruppo di deputati regionali all’ARS, che propongono un intervento della Protezione civile nazionale sulla questione della deroga ai vincoli procedurali legati al codice degli appalti. Per Marianna Caronia, Luisa Lantieri, Antonio Catalfamo, Giuseppe Compagnone, Giuseppe Gennuso, Giovanni Bulla, Stefano Pellegrino e Carmelo Pullara è infatti “necessario estendere ai provvedimenti delle regioni e dei comuni per l’emergenza sociale e alimentare la deroga al codice degli appalti già decisa per l’emergenza sanitaria. Non si può far aspettare la gente mentre che la burocrazia faccia il suo corso”.


Coronavirus. Palmeri (M5S): “Regione faccia chiarezza sulle Unità Speciali di Continuità Assistenziale”

“Mai come in questo periodo, l’assistenza sanitaria diffusa sul territorio attraverso le Unità Speciali di Continuità Assistenziale risulta essenziale. In diverse regioni italiane dove i modelli sanitari possono essere definiti evoluti come in l’Emilia Romagna, si tratta di uno strumento ormai fondamentale sia per un risparmio sulla spesa sia per minimizzare i rischi di diffusione della pandemia. La Regione Siciliana faccia chiarezza sullo stato d’attuazione delle Unità Speciali di Continuità Assistenziale, è necessario che si istituiscano in maniera omogenea sull’intero territorio regionale”. A richiederlo è la deputata regionale del Movimento 5 Stelle all’Ars Valentina Palmeri che, con una interrogazione urgente ed una nota chiede al presidente della Regione Siciliana e all’assessore alla Salute, l’effettivo stato di attuazione dell’assistenza sanitaria diffusa attraverso la continuità assistenziale. “Con il recente decreto legge numero 14 del 2020 – spiega Palmeri – è stata prevista l’istituzione delle Unità Speciali di Continuità assistenziale per la gestione domiciliare dei pazienti affetti dal virus Covid19 che non necessitano di ricovero che prevede l’istituzione, presso una sede di continuità assistenziale già esistente, di una unità speciale ogni 50.000 abitanti. Questo strumento prevede di poter garantire la diagnosi, presa in carico e monitoraggio delle infezioni da COVID19, la gestione domiciliare dei pazienti affetti da COVID19 in isolamento domiciliare e che non necessitano di ricovero ospedaliero. Una misure di assoluta necessità. La Regione faccia chiarezza su quali sono le province dove tale strumento è attivo e con quali mezzi e se intenda estendere e potenziare le Unità Speciali di Continuità Assistenziale anche dopo la pandemia” – conclude Palmeri.


EMERGENZA COVID-19, IN SICILIA SOSTEGNO AL CREDITO PER LE PMI. ACCORDO CON IRFIS PER CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO FINO A 5 MILA EURO SU OGNI FINANZIAMENTO ACCORDATO

Una risposta immediata alla fortissima esigenza di liquidità delle piccole e medie imprese siciliane colpite dalla crisi per l’epidemia di Covid-19 arriva da un accordo sottoscritto oggi, alla presenza dell’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao, dalla Banca popolare Sant’Angelo con Irfis-Finsicilia, in applicazione di uno specifico provvedimento del governo regionale. In base all’intesa, che fa leva su risorse del “Fondo Sicilia” e su procedure snelle e rapide, per ogni finanziamento accordato dalla Banca, anche un semplice chirografario, purchè abbia una durata di almeno 15 mesi e un preammortamento minimo di 6 mesi, l’impresa riceverà dall’Irfis tramite bonifico un contributo a fondo perduto pari al 5% dell’importo del prestito, comunque fino ad un massimo di 5mila euro, che potrà essere utilizzato indifferentemente per coprire le spese di istruttoria, abbattere l’ammontare degli interessi o della quota capitale o ancora pagare le prime rate. “In questo momento difficilissimo per la tenuta della nostra economia – afferma Ines Curella, A.d. della Banca popolare Sant’Angelo – è fondamentale mettere in campo ogni sinergia utile per sostenere le aziende in difficoltà e favorirne la ripartenza. La Regione è fortemente impegnata a supportare il tessuto economico dell’Isola, e la Banca Sant’Angelo, da sempre vicina alle esigenze dei territori locali in cui opera, è pronta a fare la propria parte”.


Sicilia, Coronavirus. Barbagallo: “Blocco consegne a domicilio nei festivi dannoso e immotivato”

“L’ordinanza del presidente Musumeci che impedisce le consegne a domicilio nei giorni festivi è eccessiva ed immotivata e colpisce direttamente gli esercizi commerciali che cercano faticosamente di fronteggiare la crisi e le fasce più deboli della popolazione che usufruiscono del servizio per evitare di uscire di casa”. Lo dice Anthony Barbagallo parlamentare regionale PD e candidato alla segreteria del Partito. “Le attività di consegna a domicilio si svolgono secondo rigorose norme igieniche che tutelano operatori e clienti ai quali si fornisce un servizio di grande utilità soprattutto per anziani o genitori con bambini piccoli. Impedire il servizio – continua Barbagallo – servirà solo a creare lunghe code ai supermercati con il rischio di assembramenti incontrollati oltre che un notevole danno economico per quelle piccole realtà imprenditoriali che avevano programmato la preparazione dei pasti da asporto puntando, per altro sui prodotti pasquali, oltre che per chi si occupa delle consegne. In un momento nel quale sarebbe opportuno pensare soluzioni a favore delle aziende – conclude barbaglio – il governo regionale vara ordinanze che creano danno e disservizi”.


Sicilia, Coronavirus. PD: “Raddoppiare contributo per pagamento affitto studenti fuori sede a prescindere da reddito ISEE”

“Raddoppiare il il contributo varato dal governo Musumeci consentirebbe a prescindere dal reddito ISEE di pagare i canoni di locazione degli appartamenti di tutti gli studenti fuori sede, in un momento in cui molti genitori, costretti a casa dall’epidemia, non percepiscono alcun reddito”. Lo dicono i parlamentari Pd all’Ars. “I sette milioni di euro che il governo Musumeci ha destinato alla misura, purtroppo, non bastano a coprire le istanze di tutti gli iscritti fuori sede in possesso di un regolare contratto di affitto – continuano – e la misura si limita a finanziare chi è in possesso di un ISEE basso senza tener conto che molti genitori non percepiscono alcun reddito in questo momento. Sarebbe doveroso – concludono i parlamentari regionali PD – raddoppiare il beneficio economico ed eliminare il parametro del reddito ISEE, che non può bastare a fotografare la situazione di grave crisi economica nelle quali si trovano molte famiglie siciliane, per sostenere tutti gli studenti”.


Edilizia, l’appello della Filca Cisl Palermo Trapani: “Inail trasferisca i fondi necessari alle aziende del settore per l’acquisto dei dispositivi di sicurezza necessari per la ripartenza”

Garantire la liquidità a tutte le imprese del settore edile affinché possano dotarsi sin da ora di tutti i dispositivi di protezione individuale, guanti e mascherine e tutto quello che sarà necessario e fondamentale nel momento in cui i cantieri potranno riaprire. A chiederlo ad Inail, è il segretario generale Filca Cisl Palermo Trapani Francesco Danese. “La crisi che dovremo gestire alla fine del lockdown – aggiunge Danese – sarà ancora più dura di quella che la nostra economia ha subìto negli ultimi 10 anni. Le aziende ferme e che hanno fatto finora richiesta di ammortizzatori sociali sono per Palermo oltre 700 per circa 2500 lavoratori, per Trapani 312 per circa 936 lavoratori. Quando la curva del contagio, ci auguriamo presto, scenderà, il settore edile che è uno di quelli strategici per la ripresa economica di tutto il Paese e ancor di più dei nostri territori, dovrà essere pronto. Riteniamo che un incentivo per la ripresa del sistema produttivo può essere l’utilizzo dei fondi Inail per il finanziamento alle imprese da destinare all’acquisto dei dispositivi di sicurezza, necessari al contenimento del virus. L’Istituto ha un ruolo fondamentale in questa fase ancor di più perché può garantire quella disponibilità di risorse economiche necessaria alle imprese e per consentire ai lavoratori di poter lavorare in sicurezza”. Secondo il segretario generale Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana, “la garanzia della sicurezza sarà cruciale quando si passerà alla fase successiva del contenimento del virus, dovremo ripartire ma lo si dovrà fare nella massima tranquillità per tutti i lavoratori e le loro famiglie. Serve lo sforzo di tutti, dobbiamo essere pronti a un impegno straordinario e ad utilizzare tutti i fondi possibili per aiutare il nostro sistema produttivo a ripartire quando si potranno finalmente aprire i cantieri, realizzare le opere strategiche per i nostri territori di Palermo e Trapani, e dare il via alle attività di tutte le aziende oggi ferme”.


Formazione: 19 mln per Iefp. Lagalla: “La Sicilia sale al quarto posto”

In soli due anni di governo Musumeci, la Sicilia è riuscita a superare i ritardi accumulati nel tempo sugli Iefp, i percorsi per l’istruzione e formazione professionale in obbligo scolastico, destinati ai giovani fino ai 18 anni che intendono conseguire una qualifica tecnico-professionale. La ripartizione delle risorse 2019, appena erogata dal Ministero del Lavoro alle regioni ed assegnata sulla base di criteri di merito, vede balzare la Sicilia al quarto posto in Italia, con un contributo di 18 milioni e 828 mila euro, dietro solo alla Lombardia, al Piemonte e al Veneto. Le altre regioni meridionali si collocano molto indietro nella graduatoria, con contributi variabili da 600 mila a 3,5 milioni di euro. Nel dettaglio, 14,5 milioni sono stati assegnati in base al numero di iscritti; 3,5 milioni in riferimento al numero di studenti che concludono il percorso formativo con il conseguimento di una qualifica professionale; 688mila euro per i corsi realizzati in sussidiarietà presso gli istituti tecnico professionali dello Stato. Se nell’anno scolastico 2017/2018 gli iscritti non superavano i 13 mila ed i qualificati erano appena 72, nel 2019 gli iscritti raggiungono quasi 40 mila studenti. Di questi, 16.318 sono gli iscritti ai corsi proposti dagli enti di formazione professionale, ben 3.525 i qualificati e diplomati presso le istituzioni formative e 19.612 gli studenti iscritti ai percorsi in sussidiarietà integrativa degli istituti professionali, per il cui dato la Sicilia risulta addirittura prima in Italia. «Un traguardo notevole, indice del fatto che l’azione del governo è riuscita a rilanciare un sistema in stallo da troppi anni, coinvolgendo 40 mila studenti siciliani – dichiara l’assessore regionale Roberto Lagalla – tra iscritti ai percorsi proposti dagli enti di formazione e quelli in sussidiarietà integrativa presso gli istituti professionali di Stato. Ad incidere in maniera significativa è stato sicuramente l’avvio annuale dei corsi in regolare concomitanza con l’anno scolastico, ma soprattutto la sperimentazione del “sistema duale”. Questo ci ha permesso di siglare oltre 900 contratti di apprendistato e di offrire opportunità formative professionalizzanti a molti giovani che così acquisiscono maggiori possibilità di accedere al mondo del lavoro, portando positivamente a termine un percorso integrato tra formazione ed esperienza sul campo. Confido che i risultati raggiunti possano favorevolmente incidere sulla riduzione di disoccupati e di Neet nella nostra regione, cioè giovani fra i 18 e i 24 anni che non studiano e non lavorano, contrastando il fenomeno della povertà educativa che grava pesantemente sulle regioni meridionali. Si registra comunque una decisiva inversione di tendenza, finalmente orientata ad innalzare il numero di giovani positivamente impegnati nella formazione professionale, in coerenza con le esigenze del mercato del lavoro».


Paceco, domani la sanificazione del territorio comunale

L’Amministrazione comunale di Paceco avvisa la cittadinanza che, domani 10 aprile, sarà effettuato un nuovo intervento di sanificazione nell’intero territorio comunale. Il servizio, con inizio alle ore 21.30, verrà svolto dalla ditta “Trapani Spurghi Snc” (0923-569870) ed avrà una durata di circa sette ore, per sanificare il centro abitato di Paceco e le frazioni di Dattilo e Nubia. Il Sindaco, Giuseppe Scarcella, e l’Assessore all’Igiene e Sanità, Federica Gallo, invitano la popolazione a collaborare, mantenendo chiuse le porte e le finestre delle proprie abitazioni. “La ditta incaricata – conclude l’avviso del V Settore Ecologia e Ambiente – ha la responsabilità di usare tutti gli accorgimenti necessari a tutela delle persone e degli animali, domestici e non”.


Sicilia. Barbagallo: “Insieme virtualmente per celebrare il 25 aprile”

“Oggi più che mai abbiamo bisogno più di celebrare la nostra libertà. In un momento in cui siamo costretti all’isolamento, ricordare il 25 aprile e celebrandolo attraverso una grande manifestazione virtuale ci consentirà di stringerci attraverso i valori che hanno dato vita alla Repubblica ed alla Costituzione”. Lo dice Anthony Barbagallo parlamentare all’Ars è candidato alla segreteria regionale del Pd. “La liberazione fu per l’Italia l’inizio della ricostruzione, l’embrione della società democratica che conosciamo. Oggi come allora – aggiunge – la battaglia contro un nemico anche se invisibile ci chiede uno sforzo unanime alla ricerca dei valori di solidarietà e di bene comune che consentiranno al nostro Paese di rialzarsi. anche la Sicilia – conclude – sarà protagonista di una grande celebrazione on line aderendo all’appello #25aprile2020”.


Coronavirus, annullamento ordinanza Stretto, Sindaco De Luca: “Io politicamente vittima di colpi di lupara di Stato, preferisco la trincea alla Repubblica delle banane”

Messina – “Mi vogliono politicamente ammazzare a colpi di lupara di Stato. La riunione straordinaria del CdM che è stata preannunciata per esaminare il caso De Luca è l’ennesima conferma della trasformazione di una Stato serio in Repubblica delle Banane che questo Governo ha avuto la capacità di fare con l’Italia. Mi hanno più volte intimidito con le loro omissioni, i loro silenzi e i loro avvertimenti burocratici ma vado avanti per tutelare gli italiani da quello che ormai è un subdolo regime. Preferisco morire in trincea, politicamente vittima dei colpi di lupara di stato”. Così afferma il Sindaco di Messina, on. Cateno De Luca, a seguito della notizia della riunione straordinaria del Consiglio dei Ministri, attesa per le ore 11. Seguirà la diffusione della memoria difensiva ultimata questa notte e spedita al Premier Giuseppe Conte.


M5S, Trapani: “Dai portavoce parlamentari e regionali della provincia di Trapani, donazioni alla Croce Rossa siciliana, alla Protezione civile regionale e all’Asp”

Il MoVimento 5 Stelle, con i parlamentari Vincenzo Maurizio Santangelo, Piera Aiello, Antonio Lombardo e Vita Martinciglio e con i deputati all’ARS Valentina Palmeri e Sergio Tancredi, ha fatto una donazione al Comitato Regionale Sicilia della Croce Rossa. La somma sarà destinata ai Comitati della Croce Rossa della provincia di Trapani, per l’acquisto di nuovi dispositivi di protezione individuale. Un’altra donazione è stata fatta in favore della Protezione Civile regionale siciliana. I portavoce del M5S hanno anche annunciato di avere acquistato altri DPI che, una volta arrivati, saranno immediatamente donati all’ASP di Trapani e distribuiti ai medici di famiglia. I medici di base – segnalano i portavoce del M5S – svolgono un ruolo fondamentale di “primo filtro” nella dura battaglia contro il Covid-19, pertanto è indispensabile che anche loro dispongano di tutte le protezioni necessarie per tutelare sé stessi e i loro pazienti. Le erogazioni spontanee da parte dei singoli portavoce si aggiungono alle altre cospicue donazioni già effettuate, come i 3 milioni di euro ricavati dal taglio degli stipendi dei parlamentari nazionali del MoVimento 5 Stelle e destinati alla Protezione Civile a inizio emergenza, e dei 300 mila euro donati dai deputati 5 stelle dell’Ars destinati alla Protezione civile e alle 9 Asp siciliane.


Coronavirus, annullamento ordinanza Stretto, Sindaco De Luca: “Ho presentato una memoria per sottolineare tutte le anomalie di un sistema che arranca”

Messina – “Come già preannunciato, ho inviato una corposa memoria al Consiglio dei Ministri che, come riportato dall’ultim’ora Sky TG24, starebbe per riunirsi per deliberare in merito alla richiesta del Ministro Lamorgese di annullamento straordinario della mia Ordinanza n. 105 del 5 aprile 2020, con la quale ho introdotto un sistema di registrazione on-line dei passeggeri che attraversano lo Stretto di Messina giudicata come un attentato all’unità nazionale. Nella memoria ho semplicemente evidenziato la straordinaria velocità con la quale, in meno di 12 ore, il Consiglio di Stato si è riunito e si è espresso sulla richiesta di parere avanzata dal Ministro Lamorgese che, a sua volta, è componente proprio della Sezione Consultiva del Consiglio di Stato, anche se al momento si trova in aspettativa. In un Paese dove la Giustizia amministrativa arranca, emettendo pronunce che spesso sono così tardive da essere equiparate alla denegata giustizia, in piena emergenza sanitaria da Coronavirus, il Consiglio di Stato trova il tempo di riunirsi, chissà poi se in teleconferenza o in quale altro modo, per assecondare la richiesta della collega Lamorgese e dire al Sindaco De Luca che ha fatto un’ordinanza abnorme”. A riferirlo è il Sindaco di Messina, on. Cateno De Luca. “Peccato però – conclude il Primo Cittadino – che il Consiglio di Stato non sia stato interessato dalla collega Lamorgese quando il Presidente della Regione Sardegna ha introdotto, il 14 marzo, il divieto di trasporto passeggeri sull’isola con obbligo di una previa registrazione sul sito della Regione entro 48 ore dalla data della partenza, o quando il Sindaco della Città di Capri ha disposto il reimbarco dei passeggeri non muniti dell’autorizzazione dello stesso Sindaco per lo sbarco sull’isola. Evidentemente per il Ministro dell’Interno e per il Consiglio di Stato l’unico territorio d’Italia sul quale non è consentito all’Autorità locale di dettare le disposizione per l’attuazione dei controlli è lo Stretto di Messina, crocevia di tanti interessi e di particolare attenzione, ora più che mai”.

 

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