Adesso basta, tutto ha un limite. Nella fattispecie riguarda alcuni media, nella componente che fornisce un servizio: l’informazione.
Nel periodo del Coronavirus, gli operatori del settore sembrano i portatori del virus, hanno scatenato la pandemia, addirittura per allearsi con le case farmaceutiche, propagano di qui a breve la necessità di un vaccino. Il complotto perfetto, ordito da certi media, aziende farmaceutiche e il Soros di turno.
Marcello Giannini, forse il più famoso, della Stampa, Rosaria Coppola di Salernotoday o Marco Conti di Amiantanews. Addirittura c’è chi è morto, l’egiziano Mohamed Mounir nella stessa prigione in cui è detenuto Patrick Zaki.
Insomma la pandemia come moderno piano Kalergi, per distruggere la popolazione del mondo occidentale o nella migliore delle ipotesi, costringerla a vaccinarsi, tutto con la complicità dell’informazione.
Riguardo al ruolo informativo, tenendo in considerazione dei fruitori delle notizie la richiesta d’imparzialità, va precisata la differenza tra cronista e giornalista. Il primo riporta cronologicamente i fatti senza commentarli.
Il secondo racconta gli eventi, accompagnandoli da pareri. Perdonate, cosa c’è di più fazioso del proprio pensiero? La correttezza e l’imparzialità sono necessarie nella narrazione dei fatti. Per la critica, la valutazione, finanche il giudizio. Ogni lettore/ascoltatore, sceglierà, Libero, Il Foglio, Corriere della sera o Repubblica, la RAI, Mediaset o LA7.
I camion dell’esercito che trasportavano i morti fuori Bergamo, dopo la ripresa di un cittadino, chi l’ha raccontata, chi ha dato voce e vista di quello che stava accadendo?
Chi ha scritto, filmato e fotografato, l’assembramento da movida o l’arrivo dei malati da Sars-cov-2 al Paolo Borsellino? Chi ha dato visibilità agli operatori della sanità nell’epoca che viviamo? Chi?? Per cortesia, adesso basta!
L’informazione è cosa seria e merita certamente maggior rispetto.
Vittorio Alfieri