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“Area gialla per Sicilia e Liguria”: in vigore dal 29 novembre

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Area gialla per le Regioni Liguria e Sicilia. Lo prevede la nuova ordinanza che sarà firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza e che sarà in vigore dal 29 novembre.

Riaprono al pubblico bar, ristoranti e pasticcerie, che possono ricevere clienti, ma fino alle 18, poi solo in modalità asporto fino alle 22. La circolazione dei cittadini è libera, senza bisogno dell’autocertificazione, in tutta la Regione. Le regole per i territori in zona gialla sono: coprifuoco notturno, dalle 22 alle 5, mezzi pubblici con capienza al 50 per cento, chiusura per musei, cinema e teatri, e anche per i centri commerciali nei festivi e prefestivi e la didattica a distanza dalla prima superiore.

Nello Musumeci: “La Sicilia da domenica sarà gialla? Ne prendiamo atto con soddisfazione e continueremo a lavorare con lo stesso impegno messo in campo dall’inizio della pandemia. Nelle prossime ore, insieme all’assessore alla Salute Ruggero Razza, incontrerò il Comitato tecnico scientifico per valutare le misure da adottare alla luce della nuova classificazione. Sia chiaro: non è un liberi tutti!”.

Lupo: bisogna dire “grazie” ai siciliani per i loro sacrifici, ma vietato abbassare la guardia – “I sacrifici dei siciliani durante il periodo della ‘zona arancione’ sono stati fondamentali per permettere alla nostra isola di passare alla ‘zona gialla’. Questa notizia ci incoraggia da un punto di vista sanitario perché conferma che l’indice di contagio è rallentato, ed al tempo stesso apre ad una importante ripresa per le attività economiche e commerciali. Se fin dall’inizio la Regione avesse effettuato un tracciamento costante e certo, e se avesse adeguato in tempo la rete sanitaria ed ospedaliera, con molta probabilità saremmo stati ‘zona gialla’ fin dall’inizio”. Lo dice Giuseppe Lupo, capogruppo del PD all’Ars, a proposito della notizia di un prossimo passaggio della Sicilia alla “zona gialla”. “L’errore da non commettere adesso – aggiunge Lupo – è quello di abbassare la guardia, guai a pensare che ‘sia tutto passato’ perché il virus è ancora in circolazione”.

ZONA ARANCIONE E GIALLA: LE DIFFERENZE (dal 10 novembre 2020)

Un primo sostanziale cambiamento riguarda gli spostamenti. Oltre a non poter circolare dalle 22 alle 5 del mattino (salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute per i quali sarà necessario esibire un’autocertificazione), coloro che si trovano in zona arancione non possono uscire fuori dal proprio Comune e dalla propria Regione, se non motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di studio o di salute o per svolgere attività o usufruire di servizi non disponibili nel proprio Comune (per esempio andare all’ufficio postale o a fare la spesa, se non ci sono tali uffici o punti vendita nel proprio Comune).

“Sono comunque consentiti gli spostamenti, verso qualsiasi area, che siano strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza, se prevista. È sempre consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Con riguardo alle abitazioni private, è fortemente raccomandato non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza. È consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi”, si legge sul sito del Consiglio dei ministri.

Per quanto riguarda le attività commerciali, restano regolarmente aperti i negozi mentre ai ristoranti e le altre attività di ristorazione, (compresi bar, pasticcerie e gelaterie), è consentita la consegna a domicilio, senza limiti di orario, e la vendita da asporto, dalle 5 alle 22. Come per nella zona gialla, anche per quella arancione resta la chiusura nei festivi e prefestivi dei centri commerciali ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, supermercati, tabaccherie ed edicole all’interno.

Non cambia nulla per le scuole, nella zona gialla come in quella arancione, resta la didattica in presenza per le scuole dell’infanzia, elementari e medie, mentre per le scuole superiori di secondo grado viene applicata la didattica a distanza.

Restano chiusi museo, cinema, teatri, palestre, centri sportivi, sale giochi, sale scommesse. Per i mezzi di trasporto pubblico prevista la riduzione fino al 50%, ad eccezione dei mezzi di trasporto scolastico.

notizia in aggiornamento
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