Pfizer, Sinopharm, Bionthec, Moderna… ne ho certamente dimenticato qualcuna, ma hanno tutti un filo comune perché hanno il volto della speranza e dell’attesa.
Dopo mesi di restrizioni, cambiamenti radicali di abitudini, disastri socio economici, si è ormai coscienti che la speranza si chiama vaccino.
L’unico strumento in grado di creare delle barriere protettive efficaci contro un nemico silenzioso ed insidioso quale il COVID, che si è insinuato nelle nostre vite cambiandole in modo radicale.
Io lo attendo con ansia e rifuggo con forza dai “negazionisti radical chic no vacs” che lo ritengono poco affidabile o ancora peggio frutto di ulteriori speculazioni.
È giunto il momento che ognuno faccia il suo mestiere senza goffe improvvisazioni da tv pomeridiana.
Il senso di responsabilità che risiede in tutti noi esige un atto di modestia e fiducia.
Io lo farò. Perché dobbiamo ripartire. Abbiamo il dovere di ripartire. Perché è cronaca di ogni giorno che troppa gente sta perdendo la vita. Che le restrizioni a cui siamo stati drasticamente sottoposti, ancorché dure e fortemente penalizzanti per tutte le attività produttive, non sono state sufficienti a debellare il virus.
E noi abbiamo assoluto bisogno di riaccendere la speranza e far ripartire con forza il circuito virtuoso che in ogni settore si è tristemente rallentato o addirittura irreparabilmente spento.
Il nostro aeroporto è pronto.
Non abbiamo smesso neppure un istante di guardare al nostro futuro, e lo abbiamo fatto con lungimiranza imprenditoriale e con roseo ottimismo. Con una serie di progetti che non appena operativi riempiranno i nostri cieli e le nostre piste ma soprattutto le nostre strade e i nostri locali ridando fiducia e speranza alla nostra economia.
Perché il nostro territorio è ritenuto una meta ambita ancorché inesplorata. I nostri colori, la nostra ospitalità, la nostra storia sono stati un ottimo bigliettino da visita per intessere relazioni con vettori che hanno concretamente manifestato il loro interesse ad investire sul nostro aeroporto con nuove rotte.
Spero quanto prima di potete ufficializzare quanto fatto e soprattutto di potere finalmente comunicare i nuovi collegamenti.
Ma sarà assolutamente necessario in una prospettiva sempre più globale, riuscire ad affrancarci dalla presenza incombente del COVID.
Siamo responsabili. Per noi. Per il nostro futuro.
E le buone notizie arriveranno presto, molto presto…
Salvatore Ombra