Marsala – Il Nucleo Operativo ambientale della Polizia Municipale di Marsala, al seguito di una articolata attività di indagine coordinata dalla locale Procura della Repubblica, ha dato esecuzione ad un’Ordinanza del Tribunale di Marsala che pone in stato di sequestro giudiziario una vasta superficie di terreno privato, ampia oltre 20.000 metri quadri, adibita e gestita illecitamente come discarica abusiva e centro di stoccaggio di rifiuti di varia tipologia.
Oltre al terreno, sono stati sottoposti a sequestro penale anche i veicoli utilizzati per il trasporto dei rifiuti.
Il provvedimento scaturisce da un’articolata attività di osservazione eseguita dalla nucleo di Polizia Giudiziaria della Polizia Municipale di Marsala, anche con l’ausilio di sistemi di rilevazione satellitare, nel corso della quale è stato accertato ripetutamente l’impiego illecito di veicoli privati per la raccolta di rifiuti di varie tipologie e per il loro successivo trasporto e deposito incontrollato nell’area in discarica, la quale appare come una vera e propria bomba ecologica, per la sua per la varietà e per la eterogeneità delle tipologie di rifiuti, anche pericolosi, in essa stoccati.
Tra essi, si distinguono sfabbricidi, eternit, veicoli in disuso, mobili, rifiuti solidi urbani ecc…
In attesa che si instauri il procedimento davanti all’Autorità Giudicante, appaiono molteplici e gravi gli indizi di colpevolezza a carico dei gestori della discarica, nei cui confronti è stato operato anche il sequestro dei veicoli.
L’area in sequestro risulta peraltro essere stata in passato oggetto di diversi episodi di combustione, che hanno richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco.
Al seguito di questa ulteriore operazione di Polizia ambientale, ammonta ad oltre 50.000 metri quadri l’estensione delle superfici complessivamente poste in sequestro dalla Polizia Municipale di Marsala nell’ultimo anno, nell’ambito dell’attività di contrasto del fenomeno dell’illecita gestione dei rifiuti, il quale è accresciuto anche dalla complicità di diversi utenti, siano privati cittadini che aziende commerciali, i quali, anziché rivolgersi al servizio pubblico di raccolta, preferiscono affidare i propri rifiuti a imprese abusive che li abbandonano in modo incontrollato.
