Messina – Il cadavere del 16enne semi carbonizzato e un giallo da chiarire. I familiari non credono al suicidio e si affidano alla magistratura per fare chiarezza.
“Si trattava di un ragazzo molto perbene che faceva una vita normale, studiava e d’estate andava anche a lavorare a Salina. Secondo il fratello è impossibile che si sia suicidato. So che le forze dell’ordine stanno indagando in tutte le direzioni. La famiglia chiede solo chiarezza su quanto avvenuto”. A parlare è Giuseppe Coppolino, l’avvocato della famiglia di Ayman Serti, 16 anni, trovato morto due giorni fa a Merì con il corpo in parte divorato dalle fiamme. Accanto al cadavere del ragazzino semi carbonizzato c’era una bottiglia di benzina.
“So – prosegue il legale – che è stata eseguita l’autopsia ma ancora non conosco i risultati, siamo fiduciosi sull’operato della magistratura. So che si sta procedendo ad analizzare anche il telefono ma al momento non sono a conoscenza di eventuali messaggi mandati da qualcuno che avrebbero indotto il ragazzo a cadere in una trappola”.
Gli esami dell’autopsia si conosceranno nei prossimi giorni. I carabinieri di Barcellona Pozzo proseguono gli interrogatori per ricostruire le ultime ore di vita del povero ragazzo. Aveva deciso di cambiare scuola. Tutti gli amici parlano di un giovane e di una famiglia integrata nel tessuto sociale.
Operai morti a Casteldaccia non sarebbero dovuti scendere. Contratto d'appalto prevedeva aspirazione liquami con autospurgo…
Marsala - Lo scorso Sabato 4 maggio Plastic Free - in occasione della chiusura del…
Marsala - Concluso il periodo d’oro di Vincenzo Giacalone sulla panchina del Marsala Futsal, la…
Marsala - Si rinnova anche quest’anno l’appuntamento con il festival di saggistica “38° Parallelo –…
I Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Palermo presentano il consuntivo dell’attività operativa del…
Marsala - In scena al teatro Sollima di Marsala, domenica 12 maggio alle ore 18,…