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“A Matteo, nato nel 1962 come me… Ma vissuti in scelte di vita totalmente diverse”

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Marsala – Matteo, stai per morire, stai terminando il tuo cammino terreno così intriso di violenza omicida, di sangue innocente. Siamo nati entrambi nel 1962, nella stessa provincia, eppure abbiamo vissuto i nostri anni in modo completamente diverso. Cosa e chi ti ha portato a diventare un atroce assassino e un terribile criminale? Solo sete di denaro e di dominio sugli altri? Forse l’illusione di poter essere “padrone” della vita di alcuni, di sentirti un individuo superiore e diverso. È vero, è facile perdersi in sentieri oscuri e in inutili e tristi egoismi.

Io ho avuto il dono di avere genitori semplici, onesti, sorridenti e affettuosi, anche nel poco di beni materiali. Ho conosciuto Gesù Cristo, il Dio con noi, l’Amico fedele e sempre vicino. Ho scoperto la Chiesa, come una Famiglia più grande. Ho incontrato persone generose e veramente libere. Tu, tutto questo, probabilmente no! E le nostre strade e scelte si sono molto diversificate…

Da quando ti hanno arrestato non mi risulta che hai mostrato un ben minimo segnale di pentimento o di voler collaborare con la magistratura, di dire una pur minima parola di riconoscimento delle tue enormi colpe. Hai messo da parte la tua coscienza, la tua umanità, la tua dignità di figlio di Dio, per presentarti all’opinione pubblica e ai tuoi “perversi compagni”, ancora una volta, come un uomo determinato e “particolare”, all’interno della maledetta mafia?

Spero che in queste tue ultime settimane, prima dell’aggravarsi delle tue condizioni di salute, hai provato un minimo di contrizione e hai sinceramente riflettuto per aver fallito la tua esistenza fatta di sopraffazione, intimidazioni, consorterie criminali, distruzione di vite umane.

Hai davvero sbagliato quasi tutto in questi 61 anni. Da siciliano e da cristiano spero che chi abbia collaborato con te, davanti alla tua imminente morte e guardando alle tante vittime del vostro disumano operato, si ravveda e cerchi di non continuare nel vissuto malefico e pericoloso.

Non sarò mai contento o soddisfatto della morte di un mio simile, nemmeno della tua fine terrena. Anche nel peggior criminale, Gesù mi ha insegnato a vedere “tracce” di bene, soprattutto nei suoi primi anni di vita.

Matteo, presto, ormai, da come abbiamo saputo dai media, e come la parola di Dio ci insegna, la tua anima si presenterai al cospetto di Dio Padre e di coloro che tu hai ucciso o fatto uccidere (Giovanni, Francesco, Vito, Paolo, Emanuela, ….) …non vorrei essere al tuo posto…

Don Francesco Fiorino

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