Marsala – “La rivoluzione a piccoli passi”, a Marsala esiste una realtà in cui bambini e adulti cercano di cambiare il mondo un po’ alla volta.
Intervista a Natalia Vittorietti, Vicepresidente ASD EDUVERSO APS ETS, associazione che ha attivato nel 2018 il centro “Oasi dei bambini“.
Che cos’è l’Oasi dei bambini?
L’Oasi dei bambini è un centro di educazione attiva all’aria aperta dedicato all’infanzia. E’ un luogo d’incontro, con se stessi e con gli altri: si gioca, si canta, si piange, si ride (tantissimo!), si litiga, si cade, ci si rialza e sempre ci si abbraccia fortissimo. È un luogo in cui la vita esplode e viene vissuta pienamente: accogliamo tutte le nostre imperfezioni e le nostre emozioni e impariamo ad amare senza riserve.
Da quando lavora all’Oasi dei bambini e cosa l’ha portata a Marsala?
Lavoro all’Oasi dei Bambini dal febbraio del 2020. Ho sempre nutrito un profondo interesse per il mondo dell’infanzia e ho maturato parecchia esperienza organizzando laboratori creativi e attività ludiche all’aria aperta per bambini all’interno di ecovillaggi e comunità in natura. Mi sono avvicinata all’Oasi in un momento in cui ero alla ricerca di un luogo in cui mettere a frutto la mia esperienza e al contempo crescere: sin dai primi mesi, grazie alla fiducia che mi è stata data e con la passione di chi sta rivoluzionando la propria vita, ho potuto vivere esperienze molto intense insieme ai bambini che ho incontrato. I corsi di formazione che ho seguito negli anni, tra gli ultimi un corso di perfezionamento universitario sull’educazione all’aria aperta, hanno consolidato in me l’idea che questo tipo di educazione fosse la strada da percorrere per consentire ai bambini di crescere sani a livello fisico e mentale, empatici, rispettosi del prossimo e dell’ambiente e pienamente consapevoli di se stessi, dei propri limiti e delle proprie capacità.
Cosa le piace del Suo lavoro?
Instaurare una relazione rispettosa, autentica e amorevole con i bambini: questo mi permette di migliorarmi come essere umano, mentre ne supporto altri. Insieme costruiamo noi stessi, con la speranza di cambiare un po’ alla volta il mondo.
Quali sono i principi pedagogici di base?
Il nostro approccio educativo fa riferimento all’Outdoor Education (educazione all’aperto), che valorizza l’ambiente come catalizzatore dello sviluppo individuale tramite esperienze sensoriali e relazioni empatiche. La nostra filosofia enfatizza l’esplorazione emotiva e la responsabilità sociale attraverso un sistema educativo basato sul rispetto reciproco, la comprensione delle conseguenze delle proprie azioni e l’accettazione degli errori come opportunità di apprendimento, privilegiando gli interessi individuali e l’interconnessione tra arte, natura, scienza e letteratura.
Ci sono stati degli elementi nuovi che avete introdotto quest’anno?
Quest’anno, oltre naturalmente a incoraggiare il movimento all’aria aperta che è il focus delle nostre giornate, abbiamo deciso di allestire uno spazio-atelier ispirato al Closlieu di Stern: uno spazio all’interno del quale l’esperienza della pittura diviene totalizzante e i bambini possono esprimere in piena libertà se stessi e il proprio mondo interiore. Abbiamo inoltre reso più accoglienti gli spazi interni non solo per i bambini, ma anche per i genitori: vogliamo che l’Oasi possa essere un luogo di incontro anche per gli adulti. Riteniamo che bere un tè facendo due chiacchiere con un altro genitore, in un ambiente curato e rilassato, mentre i propri figli partecipano a un laboratorio creativo, possa essere molto stimolante e umanamente arricchente.
Cosa si aspetta dall’uscita dei bambini che quest’estate completeranno il periodo dell’infanzia all’Oasi?
Sono sei bambini che nel corso degli ultimi quattro anni hanno avuto modo di sviluppare un profondo senso di sé e degli altri: bambini che hanno imparato a far sentire la propria voce, ma anche ad ascoltare. Che hanno compreso l’inviolabilità del loro diritto alla libertà e al contempo il valore delle regole come strumento di convivenza civile. Sono bambini consapevoli della loro forza, creativi, resilienti ed empatici: sono fiduciosa che questo prezioso bagaglio interiore, che li abbiamo aiutati a conquistarsi, consentirà loro di vivere con la massima serenità possibile i cambiamenti che li aspettano.
Quali competenze hanno acquisito ad oggi?
Oltre alle competenze sociali delle quali ho detto prima, stanno acquisendo tutte le competenze necessarie all’ingresso alle scuole primarie: stiamo lavorando tanto, senza alcuna necessità di usare schede prestampate ma a partire, ad esempio, da attività creative ispirate a Tullet, sul pregrafismo e il segno grafico. Stiamo inoltre esplorando il mondo dell’arte lavorando sulla riproduzione di opere di artisti famosi: un lavoro prezioso votato a nutrire la loro capacità di osservazione, di ascolto e di concentrazione, oltre che naturalmente a nutrire il loro spirito creativo e l’amore per il bello.
Crede che saranno pronti per la scuola elementare?
Sì, saranno pronti: lo saranno perché avranno sviluppato e non tenuto represso il loro potenziale. Lo saranno perché sarà per loro naturale leggere, scrivere e contare, in quanto avranno già approcciato tutti i codici con attività ludiche dall’alto valore didattico. Lo saranno perché grazie alle sfide affrontate ogni giorno, nel tentativo di imparare ad arrampicarsi su un albero o stare in equilibrio su una corda, avranno sviluppato resilienza, resistenza, tanta forza fisica e mentale e consolidato l’autostima necessaria a sostenere i cambiamenti e le nuove sfide che arriveranno.
Avete in programma un open day a breve?
Sì, organizzeremo il nostro open day sabato 13 aprile: sarà un’occasione per visitare la nostra sede, incontrarsi e parlare in vista delle iscrizioni per il nuovo anno scolastico. Abbiamo in serbo anche una piccola sorpresa! È comunque possibile contattarci al numero 351 340 9195, a prescindere dall’open day, per fissare degli appuntamenti individuali.
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