Marsala – Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Marsala, Sara Quittino, ha convalidato il fermo di Girolamo Peraino, 51 anni, accusato dell’omicidio preterintenzionale della madre, Anna Peralta, deceduta all’ospedale Paolo Borsellino a seguito di una grave emorragia interna.
Secondo la ricostruzione dell’accusa, la donna sarebbe stata aggredita dal figlio durante una lite per motivi economici. Peraino, noto per problemi di tossicodipendenza, avrebbe percosso violentemente la madre dopo che quest’ultima si era rifiutata di dargli del denaro. L’anziana, sopraffatta dalle violenze e dalla disperazione, avrebbe poi ingerito una grande quantità di farmaci, forse nel tentativo di togliersi la vita.
L’appartamento sequestrato: la scena di un dramma familiare
L’intera vicenda ruota attorno all’abitazione di via Oberdan, alla periferia di Marsala, dove madre e figlio vivevano insieme. I carabinieri, su disposizione della Procura, hanno sequestrato l’appartamento, trovato a soqquadro: vetri rotti, mobili e arredi distrutti, segni evidenti di un forte litigio.
L’uomo si trova attualmente rinchiuso nel carcere di Trapani, in attesa di ulteriori sviluppi investigativi. Nell’interrogatorio di garanzia, che si è tenuto il 21 febbraio, Peraino ha negato ogni addebito, ma le prove raccolte dagli inquirenti sembrano puntare in una direzione chiara.
Il ricovero e il tragico epilogo
Domenica sera, secondo la ricostruzione degli inquirenti, l’ennesima richiesta di denaro da parte del 51enne avrebbe scatenato una violenta discussione, culminata con un colpo allo stomaco sferrato dal figlio alla madre. Anna Peralta, indebolita e sopraffatta dalle vessazioni, avrebbe ingerito 15 compresse di Tachipirina.
L’allarme è stato lanciato dal figlio minore della donna, Antonio Maurizio, che ha chiamato il 118. I sanitari, arrivati sul posto, hanno immediatamente trasportato la donna al pronto soccorso dell’ospedale Paolo Borsellino, dove è stata sottoposta a una lavanda gastrica.
Tuttavia, i medici si sono resi conto che la situazione era ben più grave. Sul corpo dell’anziana erano presenti ematomi ed ecchimosi compatibili con percosse subite in precedenza. Grazie a una Tac, è stata scoperta una grave emorragia interna.
«Non è morta per l’avvelenamento da farmaci», ha spiegato il primario di Chirurgia Toracica Paolo Franco Buffa, sottolineando che le condizioni della paziente erano critiche già dal momento del ricovero.
L’indagine: un figlio violento e un passato di tensioni familiari
I carabinieri stanno cercando di ricostruire nel dettaglio gli ultimi giorni di vita di Anna Peralta. I rapporti tra madre e figlio erano tesi da tempo, a causa delle continue richieste di denaro di Peraino, che avrebbe vissuto sulle spalle dell’anziana madre.
Gli investigatori ipotizzano che l’uomo, in preda a un attacco d’ira, possa aver distrutto l’appartamento nel corso della lite. Già lunedì, i militari dell’Arma avevano ascoltato Peraino in caserma, notando contraddizioni nel suo racconto. Dopo il decesso della madre, la decisione di procedere con il fermo.
Ora, si attende l’autopsia, che chiarirà definitivamente le cause della morte della donna e potrà fornire ulteriori prove a sostegno dell’accusa.
In carcere con l’accusa di omicidio
Il giudice per le indagini preliminari ha disposto la custodia cautelare in carcere, confermando il quadro accusatorio delineato dalla Procura. Peraino è stato trasferito nel carcere di Trapani, dove rimarrà in attesa di ulteriori accertamenti.
Le indagini, coordinate dal procuratore Fernando Asaro, puntano a definire il movente dell’aggressione e il grado di responsabilità dell’uomo nella tragica morte della madre.
🔴 Una vicenda drammatica che ha scosso profondamente la comunità marsalese. Speriamo che la giustizia possa fare presto chiarezza su questa terribile tragedia.