8 marzo festa della donna
Marsala – Oggi è l’8 marzo, la Giornata internazionale della donna. Una data che spesso viene ridotta a un’occasione per regalare fiori, cenare fuori e riempire i social di messaggi di auguri. Ma è davvero questa la festa della donna? Davvero pensiamo che una mimosa possa bastare per rendere giustizia a tutte le battaglie che le donne affrontano ogni giorno?
La verità è che oggi non servono mimose. Serve rispetto. Serve parità. Serve amore. Perché ancora troppe donne nel mondo vivono sulla loro pelle discriminazioni, violenze e ingiustizie.
Parità: un obiettivo ancora lontano
Oggi le donne lavorano quanto (e spesso più) degli uomini, ma guadagnano meno. Ancora oggi, in Italia, il gender pay gap – la differenza di retribuzione tra uomini e donne – è una realtà. Troppe donne devono scegliere tra carriera e famiglia, perché il sistema non offre abbastanza tutele per conciliare le due cose.
Per questo servono più asili nido, più consultori, più sostegno alle madri lavoratrici.
E poi c’è la violenza di genere: una vera emergenza sociale. I femminicidi non sono storie isolate, ma il sintomo di una società che ancora non ha imparato a rispettare le donne. L’educazione affettiva e sessuale nelle scuole non è un “capriccio”, ma una necessità per insegnare alle nuove generazioni il valore del rispetto e del consenso.
Non è una lotta delle donne, è una battaglia di tutti
Parlare di diritti delle donne non significa dichiarare guerra agli uomini. Non è una competizione, ma una richiesta di giustizia. Gli uomini devono essere alleati in questa battaglia, perché una società più equa è un bene per tutti.
Dobbiamo smettere di pensare che l’8 marzo sia una festa e iniziare a viverlo come un momento di riflessione e azione. Non basta un fiore, non bastano parole dolci una volta all’anno. Serve un cambiamento concreto. 8 marzo festa della donna
E allora, oggi e ogni giorno:
✅ Parità salariale
✅ Più asili e più tutele per le madri lavoratrici
✅ Una vera lotta contro la violenza di genere
✅ Educazione affettiva e sessuale nelle scuole
✅ Rispetto del diritto all’aborto e della libertà di scelta
Non servono mimose. Serve giustizia. Serve amore. Serve rispetto.
Perché l’8 marzo è la Giornata internazionale della donna?
La data dell’8 marzo ha un’origine tragica e significativa. Una delle teorie più diffuse – anche se storicamente non confermata – è che si celebri in memoria delle operaie morte nell’incendio della fabbrica Triangle Shirtwaist Company a New York nel 1911, dove 146 lavoratrici persero la vita a causa delle pessime condizioni di sicurezza sul lavoro.
Ma la vera nascita della Giornata internazionale della donna risale al 1909, quando il Partito Socialista Americano propose una giornata per rivendicare i diritti delle lavoratrici. Nel 1910, Clara Zetkin, attivista tedesca, lanciò l’idea di una giornata internazionale dedicata alle donne durante la Conferenza delle donne socialiste a Copenaghen.
In Italia, l’8 marzo è diventato un simbolo delle lotte femminili nel dopoguerra, grazie anche all’impegno dell’Unione Donne Italiane. La mimosa è stata scelta come simbolo proprio perché è un fiore semplice, economico e resistente, capace di sbocciare anche nelle condizioni più difficili: esattamente come la forza delle donne.
Oggi, però, il rischio è che l’8 marzo venga svuotato del suo vero significato. Non basta celebrare, bisogna agire.
Enzo Amato
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