Donna sbranata a Petrosino: nuove ipotesi sull’aggressione mortale di Erina Licari
Petrosino/Marsala – Le indagini sulla drammatica vicenda di Erina Licari, la donna di 62 anni trovata senza vita nel cortile della sua abitazione a Petrosino, stanno prendendo una direzione sempre più precisa. A distanza di due giorni dalla tragedia, emergono dettagli inediti e smentite che cambiano lo scenario inizialmente ipotizzato. L’aggressione mortale, avvenuta venerdì sera, avrebbe coinvolto il cane di famiglia, un meticcio di grossa taglia che si trovava legato vicino al garage.
Donna sbranata a Petrosino: cambia la ricostruzione dell’accaduto
Secondo quanto ricostruito finora, il marito della vittima ha trovato il corpo di Erina Licari riverso a terra, con gravi ferite alla testa e alla parte superiore del corpo. Accanto a lei, il cane con il muso sporco di sangue. La donna sarebbe uscita in giardino per dare da mangiare all’animale, ma qualcosa potrebbe aver scatenato una reazione improvvisa e violenta del cane, che l’ha aggredita con morsi letali.
Gli operatori del 118, giunti rapidamente sul posto, hanno tentato di rianimarla, ma per la donna non c’è stato nulla da fare. La Procura di Marsala ha disposto l’autopsia per chiarire con certezza la causa della morte e ha aperto un fascicolo di atti non costituenti reato, un passo preliminare che potrebbe evolversi in una vera e propria indagine.
Erina Licari: tra ipotesi iniziali e smentite ufficiali
Nel corso della giornata di sabato erano emerse ipotesi differenti: inizialmente si era parlato di un’aggressione da parte di un branco di cani randagi. Il nipote della vittima aveva suggerito questa possibilità, spiegando che la zona — isolata e spesso invasa dai rifiuti — è frequentata da cani vaganti.
Ma nelle ultime ore questa tesi è stata smentita dagli inquirenti. Secondo gli accertamenti condotti dalla polizia, non vi sarebbero dubbi sul fatto che sia stato proprio il cane di famiglia ad aggredire la padrona. Il figlio, presente in casa al momento dell’attacco, non si sarebbe accorto di nulla, probabilmente a causa del volume elevato della televisione. È stato il marito, rientrato poco dopo le 20 dal supermercato, a fare la tragica scoperta.
L’animale sotto sequestro, il paese sotto shock
Il cane è stato sequestrato e trasferito in un canile municipale di Marsala, dove rimarrà sotto osservazione. Saranno gli esami veterinari e le analisi sul sangue trovato sul muso dell’animale a fornire ulteriori risposte. Resta da chiarire se in passato il cane avesse mostrato comportamenti aggressivi, anche se finora non risultano segnalazioni.
Intanto, il Comune di Petrosino ha espresso profondo cordoglio per la morte della propria concittadina: “Una morte assurda che ci lascia scossi e sbigottiti – si legge in un post sulla pagina ufficiale – tutta la comunità si stringe ai familiari e condivide il loro immenso dolore”.
Aggressività nei cani: come riconoscerla e prevenirla
La tragica morte di Erina Licari, sbranata nel giardino di casa, riaccende il dibattito sulla sicurezza legata alla convivenza con animali domestici. Gli esperti sottolineano che l’aggressività nei cani può essere legata a traumi, paura, cattiva socializzazione o condizioni fisiche dolorose. È fondamentale non ignorare i segnali di disagio dell’animale e rivolgersi tempestivamente a un veterinario o a un comportamentista.
Punire un cane per un comportamento aggressivo può peggiorare la situazione. Invece, è essenziale comprenderne le cause e affrontarle con il supporto di figure professionali. La prevenzione, in questi casi, può fare la differenza tra la vita e la morte.
Un’intera comunità in lutto
Petrosino è ancora sotto shock. La notizia ha scosso profondamente i residenti del piccolo comune trapanese, dove Erina Licari era conosciuta come una donna tranquilla, legata alla famiglia e al proprio cane. La verità sull’accaduto emergerà solo con l’autopsia e gli esami sul cane. Intanto, la comunità si interroga, si stringe intorno ai familiari e attende giustizia.
Condoglianze ancora dalla redazione di Marsala Live
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cause dell’aggressività nei cani