Crisi idrica Sicilia: “Stagione irrigua compromessa, agricoltura a rischio”
Trapani – La crisi idrica in Sicilia occidentale sta assumendo contorni sempre più drammatici. La denuncia arriva dal deputato regionale del Partito Democratico Dario Safina, che accusa apertamente il governo regionale per la gestione disastrosa della situazione. “La stagione irrigua è irrimediabilmente compromessa e da Palermo nessuno si assume la responsabilità”, ha dichiarato Safina, parlando di una “catastrofe annunciata” che rischia di mettere in ginocchio centinaia di aziende agricole.
Diga Trinità quasi a secco: “Servirebbero 5 milioni di metri cubi”
Al centro dell’allarme lanciato da Safina, le condizioni della diga Trinità. “Oggi dispone di appena 400.000 metri cubi d’acqua utilizzabili, e al massimo si arriverà a 500.000. Il fabbisogno reale però è dieci volte tanto: servirebbero almeno 5 milioni di metri cubi per coprire la stagione irrigua”, ha spiegato il deputato dem.
A peggiorare la situazione, anche la diga Rubino, che potrà garantire un’irrigazione solo parziale: “Solo la parte nord del territorio potrà ricevere l’acqua necessaria, mentre la zona sud sarà completamente abbandonata”, ha sottolineato.
“Colture già condannate, servono interventi strutturali”
Secondo Safina, la mancanza d’interventi concreti negli ultimi mesi ha contribuito in modo determinante alla crisi idrica in Sicilia. “Abbiamo assistito alla chiusura della diga Trinità per mesi, senza che venisse adottata alcuna misura per garantire una raccolta d’acqua adeguata. Adesso gli agricoltori pagano il prezzo di questa negligenza”, ha dichiarato.
Il deputato ha chiesto spiegazioni immediate da parte della Regione e l’adozione urgente di misure a sostegno degli agricoltori che subiranno gravi perdite.
“Non bastano più interventi emergenziali: servono strategie concrete”
“Non servono più interventi-tampone dell’ultimo minuto – ha proseguito Safina –. Gli stanziamenti emergenziali arrivano sempre troppo tardi e non risolvono nulla. Serve un piano strutturale, serio e concreto, per garantire la raccolta, il recupero e la gestione dell’acqua. Le dighe devono essere efficienti e funzionanti, e le risorse devono essere impiegate con responsabilità.”
Il deputato regionale ha concluso il suo intervento con un appello chiaro: “Questo governo regionale è inadeguato. Continueremo a denunciare pubblicamente questa gestione fallimentare e a lottare al fianco degli agricoltori, che non possono essere lasciati soli davanti a un disastro di queste proporzioni.”
Speriamo che la Regione intervenga al più presto per evitare ulteriori danni al settore agricolo.
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