Esclusione viticoltori e orticoltori dal bando siccità, Safina: “Così si condannano le aziende agricole”
Marsala – È bufera sul bando siccità da 35 milioni di euro approvato dalla Regione Siciliana. Il deputato regionale del Partito Democratico, Dario Safina, ha lanciato un durissimo attacco contro l’esclusione dei viticoltori e degli orticoltori dai beneficiari dei ristori previsti per i danni causati dalla siccità del 2024.
“È una decisione inaccettabile – dichiara Safina – che rischia di condannare alla chiusura definitiva centinaia di aziende agricole, proprio quelle che rappresentano il cuore pulsante dell’economia agricola siciliana”. L’interrogazione urgente è stata indirizzata all’assessore regionale per l’Agricoltura, Salvatore Barbagallo, con la richiesta di una modifica immediata del bando, approvato con D.D.G. n. 3316 del 9 aprile 2025.
Bando siccità, esclusi i comparti vitivinicolo e orticolo: “Scelta miope e pericolosa”
Secondo Safina, il comparto vitivinicolo è già stato gravemente colpito nel 2023 dalla peronospora, una malattia fungina che ha provocato perdite consistenti. Ora, la siccità del 2024 ha assestato un nuovo colpo durissimo: “Nella sola provincia di Trapani alcune varietà di uva hanno subito un crollo produttivo fino al 40%. E il settore orticolo non sta certo meglio. Parliamo di colture che, in molte aree dell’isola, rappresentano un presidio agricolo fondamentale”.
Il rischio, sottolinea l’esponente del PD, è di una vera e propria ecatombe di aziende, con conseguente perdita di reddito e posti di lavoro. “È assurdo che, in un’emergenza come questa, si scelga di aiutare solo alcuni comparti lasciando indietro tutti gli altri – aggiunge –. Serve una visione più ampia e solidale”.
Emergenza idrica in Sicilia: la diga Trinità emblema di una gestione disastrosa
A peggiorare la situazione, secondo Safina, sono le condizioni disastrose in cui versano molte infrastrutture idriche siciliane. “Con l’estate alle porte – spiega – e dighe come quella della Trinità ormai svuotate, rischiamo una nuova emergenza idrica di proporzioni enormi. La perdita di milioni di metri cubi d’acqua, finiti in mare, è un danno irreversibile per l’intero comprensorio irriguo che resterà a secco nei mesi più caldi”.
Le dighe siciliane soffrono di interrimento, riduzione della capacità d’invaso e scarse riserve idriche, rendendo ancora più urgente un intervento strategico e strutturato da parte della Regione. “Senza un piano serio – continua Safina – non solo i viticoltori e gli orticoltori, ma tutto il comparto agricolo rischia di implodere”.
L’appello di Safina: “Modificare il bando subito o sarà una strage di aziende”
Il deputato regionale conclude chiedendo all’assessore Barbagallo un intervento formale e tempestivo per rimodulare il bando e includere tutti i comparti colpiti. “Non possiamo restare a guardare mentre aziende storiche del nostro territorio chiudono i battenti. Chiedo alla Regione di fare marcia indietro e correggere questa esclusione incomprensibile”.
L’interrogazione è stata depositata ufficialmente e rappresenta una delle prime azioni politiche a difesa del settore vitivinicolo e orticolo, che, nel solo territorio trapanese, occupa migliaia di lavoratori stagionali e a tempo pieno.
Complimenti a chi difende il territorio e le sue eccellenze. Che non resti solo una denuncia, ma si passi subito ai fatti concreti.
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