Operaio muore schiacciato a Misiliscemi mentre trasporta una porta blindata
Misiliscemi – Un altro dramma si aggiunge all’elenco delle troppe tragedie sul lavoro. Un operaio muore schiacciato mentre svolgeva una consegna per conto di una ditta di infissi di Carini. A perdere la vita è Pietro Zito, 35 anni, originario di Montelepre ma da tempo residente a Cinisi, dove viveva con la moglie.
L’incidente è avvenuto nella mattinata di giovedì 10 aprile a Misiliscemi, in provincia di Trapani. Zito stava trasportando una pesante porta blindata quando, per cause ancora da chiarire, è stato travolto dalla stessa struttura metallica. L’impatto è stato devastante.
Un tragico incidente durante una consegna a Misiliscemi
Il giovane stava scaricando il pesante infisso in un cantiere quando la porta gli è franata addosso, schiacciandolo. Immediatamente sono intervenuti i soccorsi. I sanitari del 118 lo hanno liberato e trasportato d’urgenza in codice rosso all’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani.
Le condizioni dell’operaio sono apparse subito gravissime. Dopo una prima stabilizzazione, i medici hanno deciso il trasferimento a Palermo: prima all’Ospedale Civico e poi al Trauma Center di Villa Sofia, centro specializzato nella gestione di lesioni gravi e traumi complessi. Nonostante gli sforzi dell’équipe medica, il cuore di Pietro ha smesso di battere nel pomeriggio dell’11 aprile.
La Cisl: “Emergenza nazionale, serve più sicurezza”
La notizia della morte ha suscitato dolore e sdegno. “Siamo stanchi ed esasperati – ha dichiarato Federica Badami, segretaria generale Cisl Palermo Trapani – non possiamo più sopportare questa scia di sangue che colpisce i nostri territori. Serve il rispetto delle regole, più controlli e più investimenti in sicurezza. Oggi assistiamo all’ennesima sconfitta del mondo del lavoro”.
Il sindacato ha espresso vicinanza alla famiglia della vittima, sottolineando come la sicurezza sul lavoro debba essere una priorità assoluta in ogni settore produttivo.
Panormedil: “Formazione e prevenzione fondamentali”
Anche il presidente di Panormedil CPT, Gaetano Scancarello, insieme al vicepresidente Pasquale De Vardo, ha lanciato un appello: “È inaccettabile morire di lavoro. Serve più formazione per imprese e lavoratori. Solo così possiamo prevenire simili tragedie. Siamo pronti a fare la nostra parte con controlli nei cantieri e progetti per diffondere la cultura della sicurezza”.
Il cordoglio della comunità di Cinisi
La sindaca di Cinisi, Vera Abate, ha espresso profondo cordoglio: “La nostra comunità è stata colpita da una tragedia che lascia senza parole. Morire a 35 anni, morire di lavoro, è qualcosa che non dovrebbe più accadere. Ci stringiamo alla famiglia con sincera vicinanza”.
L’intera cittadinanza si è unita al dolore dei familiari di Pietro Zito, un giovane che lascia un vuoto immenso non solo nella sua famiglia, ma in tutta la comunità.
Condoglianze dalla redazione di Marsala Live alla famiglia di Pietro Zito.
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