Primo Maggio a Casteldaccia: sicurezza sul lavoro al centro della manifestazione nazionale
Marsala – “La sicurezza sul lavoro è un’urgenza nazionale e il Primo Maggio vogliamo ribadirlo con forza in piazza a Casteldaccia”. A dichiararlo sono Liria Canzoneri, Federica Badami e Tommaso Macaddino, segretari generali di Cgil Trapani, Cisl Palermo Trapani e Uil Trapani, annunciando la partecipazione alla manifestazione unitaria che si terrà il 1° maggio nella piazza Matrice del comune palermitano.
Uniti per fermare la strage nei luoghi di lavoro
Il corteo, promosso a livello nazionale da Cgil, Cisl e Uil, sarà chiuso dal comizio di Daniela Fumarola, segretaria generale della Cisl nazionale. La scelta di Casteldaccia non è casuale: proprio in quel territorio, nel 2023, si è consumata una delle tragedie più gravi legate alla sicurezza sul lavoro.
Una delegazione di lavoratori, lavoratrici, pensionati e pensionate delle sigle trapanesi prenderà parte all’evento. I sindacati chiedono con urgenza politiche e strategie efficaci per difendere la salute dei lavoratori e prevenire ulteriori tragedie.
I numeri parlano chiaro: servono interventi urgenti
“Gli incidenti gravi sono già troppi quest’anno – dichiarano i sindacalisti – spesso riguardano giovani lavoratori. È ora di fermare questa strage silenziosa, che ogni giorno colpisce famiglie e comunità intere. Solo restando uniti si possono ottenere risultati concreti”.
Accanto al tema sicurezza, la manifestazione nazionale del Primo Maggio affronta anche la centralità del lavoro come leva per il rilancio economico e sociale dei territori.
Povertà lavorativa e disoccupazione giovanile nel Trapanese
I numeri forniti da Istat sono eloquenti. In provincia di Trapani, il tasso di disoccupazione è dell’8,2%, con circa 11mila disoccupati, in calo rispetto ai 17mila del 2023. Per le donne il tasso si attesta al 7,1%, mentre per gli uomini è 8,8%.
Tuttavia, quasi il 28% dei lavoratori vive in condizioni di precarietà economica, tra contratti instabili, basso reddito e mancanza di tutele.
Secondo i segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil, questo quadro richiede “politiche attive del lavoro efficaci, investimenti pubblici e una seria azione di rilancio dei settori strategici”.
Turismo, agricoltura ed enogastronomia: le leve per ripartire
Per il rilancio del territorio, i sindacati propongono un piano che punti su turismo, enogastronomia, agricoltura, artigianato e sviluppo sostenibile. Ma per farlo è fondamentale superare i ritardi infrastrutturali, che oggi frenano competitività e occupazione.
“Solo così – concludono Canzoneri, Badami e Macaddino – potremo sfruttare appieno tutte le potenzialità di crescita del nostro territorio, mettendo davvero il lavoro al centro dello sviluppo”.
In bocca al lupo ai partecipanti alla manifestazione, nella speranza che il grido di Casteldaccia non resti inascoltato.
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