Parco Archeologico di Marsala, tutela e valorizzazione al centro del dibattito
Marsala – L’Associazione Amici del Parco Archeologico di Marsala, presieduta dalla professoressa Violetta Isaia e composta da oltre cento soci, è intervenuta nel dibattito sull’attraversamento libero del Parco, per raggiungere il lungomare Boeo lungo l’antico tracciato di Viale Vittorio Veneto.
La questione divide cittadini e istituzioni. Alcuni chiedono di ripristinare il passaggio, altri difendono l’attuale configurazione del sito, che oggi include la Plateia Aelia, riportata alla luce dagli scavi.
Plateia Aelia: non una strada, ma un patrimonio storico
Secondo l’associazione, la Plateia Aelia non può essere considerata una normale strada asfaltata. Una volta era il vecchio viale, oggi è il cuore del Parco.
“Quel tratto – precisano – non è più solo un percorso urbano, ma un bene archeologico da proteggere e tramandare.”
La strada antica è emersa grazie a interventi mirati e a un grande lavoro da parte di Regione e Comune. Per questo motivo, trattarla come un semplice attraversamento sarebbe un errore.
Parco Archeologico di Marsala: serve una gestione condivisa
Il problema, spiegano gli Amici del Parco, non è il divieto di passaggio, ma la necessità di una gestione più efficace dell’intera area archeologica. Anche la direttrice del Parco, l’architetto Anna Occhipinti, ha evidenziato le difficoltà legate alla manutenzione e alle lentezze burocratiche.
L’associazione propone una via concreta: creare un’alleanza tra pubblico e privato. Solo così sarà possibile risolvere le criticità e garantire la cura di un patrimonio così esteso e complesso.
Fruizione e tutela possono coesistere
Il Parco Archeologico di Lilibeo appartiene a tutti. È giusto che cittadini, turisti e studiosi possano visitarlo e attraversarlo. Tuttavia, bisogna farlo nel rispetto delle regole e della sicurezza.
Anche il piccolo ticket d’ingresso ha il suo valore. Contribuisce alla sostenibilità economica del sito e coinvolge la comunità nella sua conservazione.
La fruizione deve andare di pari passo con la tutela. Solo così si difende la bellezza e la memoria del luogo.
Un appello per il futuro del Parco
“Remiamo nella stessa direzione”, è l’invito finale dell’associazione. La legge già permette la collaborazione tra enti pubblici e soggetti privati, ma serve volontà concreta. Bisogna coinvolgere il Comune, la Regione, il Parco stesso e le realtà culturali del territorio.
L’obiettivo è unico: proteggere un luogo che racconta la storia di Marsala, valorizzarlo al meglio e trasmetterlo alle generazioni future.
Speriamo bene per il futuro della gestione e valorizzazione del Parco Archeologico di Marsala.
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