Trio Mal d’Estro protagonista al Sollima con un concerto da standing ovation
Marsala – Un concerto sospeso tra emozione, tecnica e libertà espressiva: il Trio Mal d’Estro ha conquistato il pubblico di Marsala con il raffinato spettacolo “Sur le Fil”. Nell’ambito della XXV stagione concertistica dell’Accademia Beethoven, il trio ligure ha regalato una performance intensa, capace di intrecciare con naturalezza musica classica, jazz e tradizione popolare. L’esibizione, tenutasi al Teatro Eliodoro Sollima, ha confermato il valore artistico della rassegna e la forza evocativa della musica dal vivo.
“Sur le Fil”: il linguaggio sospeso del Trio Mal d’Estro
Il Trio Mal d’Estro, composto da Bruno Giordano (sassofoni e clarinetti), Claudio Massola (clarinetto basso, flauti diritti) e Alessandro Delfino (pianoforte), ha guidato il pubblico in un viaggio sonoro suggestivo, che ha attraversato secoli e continenti.
Il programma si è aperto con una rilettura del tema rinascimentale “God Rest”, reinterpretato in chiave cameristica con eleganti sfumature jazz. Il brano “Sur le Fil” di Yann Tiersen, che dà il titolo all’intero concerto, ha costruito un delicato equilibrio tra sogno e malinconia: clarinetto e pianoforte si sono fusi in un dialogo profondo, con il sax tenore a dare voce a un’emozione sospesa.
Versatilità, emozione e raffinata improvvisazione
Il cuore del concerto è stato un alternarsi di stili, atmosfere e riferimenti colti. Dalla dolcezza swingata di “Gary’s Waltz” alla timbrica avvolgente di “Fantasia su Greensleeves”, ogni brano ha mostrato la versatilità del Trio Mal d’Estro. In “Moja Mala”, di origine ungherese, il flauto diritto di Massola ha dato prova di grande agilità. La “Danza Slava” op. 46/8 di Dvořák, con arrangiamenti inediti, ha unito rispetto per la forma classica e libertà interpretativa.
Tra i momenti più intensi, l’esecuzione di “Oblivion” di Astor Piazzolla: un sax dolente e poetico, sostenuto da un tessuto armonico di straordinaria delicatezza. La chiusura con “Fantasia da Cimarosa a Rossini” è stata un omaggio brillante e ironico all’opera italiana, tra citazioni e improvvisazioni ben calibrate.
La visione dell’Accademia Beethoven e l’omaggio alla contaminazione
La presenza del Trio Mal d’Estro ha incarnato perfettamente lo spirito della XXV stagione dell’Accademia Beethoven, che si distingue per l’audacia della proposta culturale e l’equilibrio tra accessibilità e raffinatezza.
«La nostra sfida è camminare sul filo sottile che unisce mondi diversi – ha dichiarato il maestro Giuseppe Lo Cicero, direttore artistico della rassegna –. Il Trio Mal d’Estro ha dimostrato che la musica, quando è viva, può parlare a tutti, senza bisogno di spiegazioni».
Il pubblico del Teatro Sollima ha risposto con calore e attenzione, accompagnando l’intera esibizione con applausi convinti e sincera partecipazione emotiva.
Prossimo appuntamento: Fabrizio Mocata Tango Story
La XXV stagione concertistica proseguirà domenica 18 maggio alle ore 18:00 con un nuovo appuntamento al Teatro Sollima: “Fabrizio Mocata Tango Story”. Il pianista guiderà gli spettatori in un racconto musicale che attraversa l’universo del tango, dalle sue origini alle evoluzioni contemporanee. Un’occasione imperdibile per chi ama la contaminazione e le narrazioni sonore intense.
Dopo la pausa estiva, l’Accademia Beethoven tornerà in autunno con un nuovo cartellone: «Ci prepariamo a una stagione ancora più sorprendente, sempre all’insegna dell’incontro tra mondi musicali e della crescita culturale della nostra città», ha anticipato Lo Cicero.
Complimenti all’Accademia Beethoven per la qualità della proposta culturale e al Trio Mal d’Estro per l’energia e l’eleganza regalate a Marsala.
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