Femminicidio a Castelvetrano: assistente scolastica uccisa in casa dal marito
Castelvetrano – Un nuovo dramma scuote la provincia di Trapani: un femminicidio a Castelvetrano ha portato via una donna di 49 anni, Mary Bonanno, stimata assistente all’autonomia e alla comunicazione (ASACOM) in una scuola del territorio. La donna è stata uccisa dal marito all’interno della propria abitazione, al termine di una vicenda culminata con il suicidio dell’uomo.
Vittima stimata nel mondo della scuola
La notizia ha scosso profondamente l’intera comunità scolastica. La donna era molto conosciuta per la sua umanità, discrezione e professionalità. Ricopriva un ruolo fondamentale nell’assistenza agli alunni con disabilità, svolgendo un lavoro prezioso ma spesso invisibile.
Come dichiarato dalla dirigente del suo istituto, la presenza dell’assistente “era preziosa, discreta ma incisiva”. Parole che testimoniano il valore del suo operato e l’impatto che ha avuto sulla crescita educativa e umana dei ragazzi a lei affidati.
Femminicidio a Castelvetrano, la città sotto shock
La città di Castelvetrano si è fermata per un momento di riflessione. Il femminicidio non può essere derubricato come una “tragedia domestica”, ma va chiamato per nome. Ogni parola usata male, ogni eufemismo, è un ostacolo alla presa di coscienza collettiva.
L’intero territorio, a partire dalla scuola fino agli enti istituzionali, ha il dovere di reagire. Serve un’azione educativa condivisa, un’alleanza solida tra scuola, famiglie, associazioni ed enti locali. Nessun segnale deve essere ignorato, nessuna donna lasciata sola.
La scuola come presidio contro la violenza
Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani ha diffuso una nota di cordoglio e indignazione. Il presidente Romano Pesavento ha sottolineato come la scuola debba essere il luogo primario in cui educare al rispetto, all’ascolto e alla non violenza.
“Ogni femminicidio è una sconfitta sociale. Finché parleremo di gelosia, liti o raptus, tradiremo le vittime e la verità dei fatti” – ha dichiarato Pesavento, ribadendo l’urgenza di un impegno costante e strutturale contro la violenza di genere.
Responsabilità istituzionali e dovere collettivo
Affinché episodi come questo non si ripetano, è indispensabile un sistema istituzionale pronto e attivo. Occorrono risorse, formazione, prevenzione e strumenti di ascolto efficaci. Ma serve anche un cambio culturale, che parta dalle parole e arrivi ai comportamenti quotidiani.
Questo femminicidio a Castelvetrano lascia una ferita aperta. Una donna, una madre, una lavoratrice è stata uccisa in casa propria, da chi avrebbe dovuto amarla e proteggerla.
Tragedia a Castelvetrano: marito si toglie la vita dopo aver ucciso la moglie
Ci uniamo al dolore della famiglia, dei colleghi, degli studenti e dell’intera comunità. Insieme gridiamo: basta silenzio.
In bocca al lupo a tutte le scuole e ai docenti che ogni giorno lottano per educare alla vita.
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