Riapertura Porta Nuova: appello a Pellegrino dai cittadini di Marsala
Oltre 630 firme per una causa condivisa
Durante un incontro svoltosi poco prima di Pasqua, alla presenza anche del sindaco Grillo, l’on. Pellegrino ha ricevuto la petizione firmata da oltre 500 cittadini. In quell’occasione, lo stesso deputato regionale si era detto favorevole all’iniziativa, effettuando anche una telefonata con il capo di gabinetto dell’assessore Francesco Paolo Scarpinato.
L’impegno assunto era chiaro: dopo le festività pasquali, un rappresentante regionale sarebbe giunto a Marsala per affrontare direttamente la questione. Una promessa ribadita con convinzione, viste le perplessità condivise circa l’atteggiamento ritenuto “immotivatamente ostinato” da parte della direzione del Parco Archeologico di Lilibeo.
Delusione tra i firmatari: “promesse da mantenere”
Da quel momento, solo silenzi. A nulla sono valsi gli incontri informali con collaboratori dell’onorevole. Il numero delle firme è salito a 630, ma la situazione è rimasta immobile. Per i promotori della petizione, tra cui l’insegnante e attivista civico Ninny Antonino Aiuto, l’assenza di una risposta rischia di trasformare un impegno politico in una delusione collettiva.
In una lettera aperta, inviata proprio al deputato Pellegrino, Aiuto si chiede se quella promessa fosse sincera oppure solo un modo per guadagnare tempo e sottrarsi all’urgenza del momento.
L’importanza simbolica e pratica della riapertura
Il Viale di Porta Nuova rappresenta non solo un collegamento urbano ma anche un simbolo storico-identitario per la città di Marsala. La sua chiusura, secondo i promotori, limita la fruizione di uno spazio che appartiene alla collettività e raffredda il legame tra i cittadini e la propria storia. L’apertura di quel varco non è solo una questione urbanistica, ma una richiesta di rispetto civico e istituzionale.
La politica che ascolta (o ignora)
Nel corso di questi mesi, anche l’on. Roberta Ciminnisi è intervenuta sulla vicenda, spinta dal sostegno dei movimenti Cinquestelle e Liberi, che hanno sostenuto sin dall’inizio la petizione. Tuttavia, anche in questo caso, il silenzio dell’on. Pellegrino appare assordante.
Aiuto conclude il suo appello con parole dure ma rispettose: “Ci rivolgiamo a lei come cittadini, non come questuanti. Le promesse tra concittadini dovrebbero valere, anche oltre la politica.”
Speriamo bene che, almeno su questo tema, le istituzioni diano finalmente ascolto ai cittadini.
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