Esami di Stato
Marsala – Esami di Stato e anticiclone Scipione sono un accoppiamento pericoloso: con le colonnine di mercurio oltre i 37 °C in mezza Italia, il Coordinamento Nazionale Docenti di Diritti Umani (CNDDU) chiede interventi immediati per tutelare salute e rendimento di studenti e insegnanti. Gli Esami di Stato rischiano infatti di trasformarsi in una prova di resistenza fisica dentro aule prive di climatizzazione.
Ondata di calore eccezionale
I meteorologi de IlMeteo prevedono un indice di calore che potrà superare i 40 °C in diverse province meridionali. Molti edifici scolastici, progettati decenni fa, non dispongono di impianti di raffreddamento e nemmeno di una ventilazione adeguata.
Il documento del CNDDU
In una nota firmata dal presidente Romano Pesavento, il CNDDU chiede a Ministero dell’Istruzione, Uffici scolastici regionali e autorità sanitarie di:
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rimodulare gli orari delle prove, evitando la fascia 12-16;
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autorizzare l’uso di ventilatori mobili o di aule alternative più fresche;
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garantire ambienti climatizzati ai candidati e ai commissari con certificazioni mediche;
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distribuire acqua e introdurre pause aggiuntive tra una prova e l’altra.
Il Coordinamento ricorda che il diritto allo studio si intreccia con il diritto alla salute, sancito dall’articolo 32 della Costituzione.
Patologie aggravate dal caldo
Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, il caldo eccessivo aggrava le patologie respiratorie, neurologiche e cardiovascolari. Studenti fragili — asmatici, diabetici, epilettici — necessitano di ambienti freschi per sostenere prove di cinque o sei ore; lo stesso vale per docenti over 60, esposti a disidratazione e aritmie.
Soluzioni di emergenza
Le scuole possono ricorrere a tende oscuranti, ventilazione trasversale e distributori d’acqua nei corridoi; alcuni istituti sperimentano banchi distanziati e lampade LED a basso calore. Il CNDDU sollecita linee guida nazionali, perché «non basta la buona volontà di presidi e famiglie».
Rivedere il calendario d’esame?
L’IPCC prevede ondate di calore sempre più frequenti. Perciò il Coordinamento propone di anticipare gli Esami di Stato a fine maggio o di suddividerli tra mattina presto e tardo pomeriggio, affiancando la misura a un piano di riqualificazione energetica degli edifici scolastici.
Diritti umani e clima scolastico
Il CNDDU sottolinea che esporre i 18enni a condizioni estreme viola il principio di dignità: la maturità deve valutare conoscenze, non resistenza al termometro. Senza interventi rapidi, il caldo torrido rischia di penalizzare i più vulnerabili, compromettendo l’equità dell’esame.
Conclusioni e appello finale
Gli Esami di Stato devono restare un passaggio di crescita, non una gara contro l’afa. Il Coordinamento chiede un piano straordinario: orari intelligenti, acqua a volontà, aule climatizzate per chi ne ha bisogno. Servono decisioni rapide — ora — perché la sessione d’esame è già alle porte.
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