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venerdì, 14 Novembre 2025

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Educazione alla legalità e ambiente: ad Alcamo il progetto Un albero per il futuro

All’Istituto Comprensivo Bagolino di Alcamo una gemma del Ficus legato alla memoria del giudice Giovanni Falcone è stata piantata nel giardino della scuola. Il progetto “Un albero per il futuro”, promosso dal Ministero e dai Carabinieri della Biodiversità, coinvolge migliaia di studenti e diffonde i valori di ambiente e legalità

Un albero per il futuro all’Istituto Comprensivo Bagolino

Alcamo – Il progetto Un albero per il futuro è arrivato anche all’Istituto Comprensivo Bagolino di Alcamo, dove il 27 ottobre 2025 è stata messa a dimora una gemma del famoso Ficus legato alla memoria del giudice Giovanni Falcone, ucciso dalla mafia nel 1992. L’iniziativa, che unisce educazione ambientale e cultura della legalità, rientra nel programma nazionale “Un albero per il futuro”, promosso dal Ministero della Transizione Ecologica e coordinato dal Raggruppamento Carabinieri Biodiversità. L’obiettivo è far crescere, fisicamente e simbolicamente, una nuova foresta diffusa della legalità nelle scuole italiane.

La consegna e la piantumazione della giovane pianta hanno trasformato il cortile del Bagolino in un luogo di memoria viva. Non si è trattato solo di un gesto simbolico, ma di un atto educativo rivolto agli studenti e al territorio. Il messaggio è chiaro: rispetto dell’ambiente e rispetto delle regole camminano insieme.

Il Ficus di Falcone e il valore della memoria

Il progetto Un albero per il futuro prevede la donazione e la messa a dimora, nelle scuole italiane, di circa 500.000 nuove piante. Tra queste piante c’è anche il Ficus che cresce nei pressi dell’abitazione del giudice Giovanni Falcone, figura centrale nella lotta alla mafia e punto di riferimento nella storia della giustizia italiana. Questo Ficus è diventato un simbolo riconosciuto di resistenza civile e di impegno verso lo Stato.

I Carabinieri del Centro Nazionale Carabinieri per la biodiversità forestale di Pieve Santo Stefano, in provincia di Arezzo, sono riusciti a riprodurre il Ficus attraverso processi di propagazione controllata. Grazie a questo lavoro scientifico e di tutela del patrimonio botanico, è stato possibile ottenere piccole piante che vengono donate alle scuole che aderiscono. In questo modo ogni istituto può custodire e far crescere un albero che porta con sé un forte valore etico, oltre che ambientale. Il legame tra legalità e ambiente è uno dei punti cardine anche della strategia educativa dei Carabinieri Forestali (Arma dei Carabinieri, Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari).

Oggi sono quasi 900 gli istituti scolastici che hanno aderito all’iniziativa e che hanno già ricevuto o stanno per ricevere le piantine. Questo dato racconta quanto il progetto stia diventando una rete nazionale fatta di scuole, studenti, docenti e presìdi educativi locali.

Un albero per il futuro: clima, ambiente, cittadinanza

“Un albero per il futuro” nasce per rafforzare la consapevolezza dell’importanza degli alberi. Il progetto ricorda agli studenti che gli alberi contribuiscono al contenimento dei cambiamenti climatici, perché assorbono CO₂, migliorano la qualità dell’aria e favoriscono biodiversità. Ma allo stesso tempo insegna che prendersi cura di un albero significa prendersi cura di un luogo, quindi della propria comunità.

Questa idea di cura condivisa entra a scuola come parte dell’educazione civica. Gli studenti non osservano soltanto una pianta simbolica. La piantano, la annaffiano, la proteggono. La difendono e se ne assumono la responsabilità. È un modo semplice e concreto per parlare di ambiente, di territorio e anche di impegno personale nella vita sociale. Un albero per il futuro, in questo senso, è un esercizio pratico di cittadinanza attiva.

La cerimonia all’Istituto Comprensivo Bagolino

La cerimonia all’Istituto Comprensivo Bagolino si è svolta alla presenza della scuola e delle istituzioni. Dopo i saluti del Dirigente scolastico, sono intervenuti il Capitano Chiara Petrone, Comandante della Compagnia Carabinieri di Alcamo, e il Tenente Colonnello Giuseppe Micalizzi, Comandante del Reparto Carabinieri Biodiversità di Reggio Calabria.

Gli interventi hanno illustrato agli studenti le finalità del progetto Un albero per il futuro. Da un lato la salvaguardia ambientale, che passa dalla conoscenza degli ecosistemi, dell’equilibrio naturale e della necessità di ridurre l’impatto dell’uomo sul territorio. Dall’altro lato la tutela della legalità, intesa come scelta quotidiana. La pianta del Ficus, che arriva da un luogo legato alla memoria del giudice Falcone, diventa così un segno visibile di questo doppio impegno: rispetto dell’ambiente e rispetto della legge.

Questa linea educativa si inserisce nel quadro più ampio delle attività istituzionali che il Ministero della Transizione Ecologica promuove per favorire percorsi scolastici orientati alla sostenibilità ambientale e alla responsabilità sociale. È un metodo che unisce scienza ambientale, rispetto delle regole e cultura antimafia, e lo porta dentro le classi.

Gli studenti protagonisti

Gli alunni dell’Istituto Comprensivo Bagolino sono stati parte attiva dell’iniziativa. Hanno partecipato le classi 3B, 1A e 1C della scuola secondaria di primo grado e le classi 4C e 5C della scuola primaria. I ragazzi non hanno vissuto l’evento come semplice cerimonia esterna, ma lo hanno accompagnato con momenti di riflessione e con lavori preparati in aula.

Durante l’incontro gli studenti hanno condiviso elaborati e pensieri prodotti durante le attività didattiche. Hanno avuto la possibilità di ascoltare le spiegazioni dei Carabinieri e di fare esperienza diretta della piantumazione. Questo coinvolgimento pratico li rende parte della storia dell’albero, che resterà nel giardino scolastico come simbolo della loro generazione.

È importante anche un altro passaggio educativo. Il fatto che i ragazzi più grandi e i bambini più piccoli abbiano preso parte insieme alla cerimonia permette alla scuola di costruire continuità tra primaria e secondaria. In altre parole, il messaggio di Un albero per il futuro non si ferma a un singolo anno scolastico, ma prosegue e cresce insieme all’albero stesso.

L’albero come eredità e responsabilità

Il Ficus piantato all’Istituto Comprensivo Bagolino porta con sé il nome e l’eredità del giudice Giovanni Falcone. È un’eredità morale che richiama la lotta alla mafia e il rispetto dello Stato. Allo stesso tempo è un’eredità ambientale, perché la cura dell’albero diventa cura del pianeta e del territorio. L’iniziativa mette insieme memoria, educazione alla legalità e azione concreta per l’ambiente.

In questo senso l’albero non è solo simbolo. È impegno. Ogni giorno che passa, quell’albero crescerà davanti agli studenti. Ricorderà che l’ambiente non è un tema distante, ma una responsabilità quotidiana. Ricorderà anche che la legalità è un lavoro comune, fatto di scelte chiare e di gesti coerenti, dentro e fuori dalla scuola.

Questa esperienza, che unisce un istituto scolastico di Alcamo, l’Arma dei Carabinieri e il Ministero della Transizione Ecologica, mostra come i temi della tutela ambientale e della cultura antimafia possano entrare in classe in modo diretto, senza retorica e con un forte impatto civile. È un passaggio educativo che può segnare i ragazzi, perché lega territorio, storia e futuro in un unico gesto: piantare un albero insieme.


Complimenti agli studenti, ai docenti e a tutte le istituzioni coinvolte. Leggi gli approfondimenti su Marsala Live

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