Consulta salute mentale
Trapani – La Consulta salute mentale del Dipartimento Salute Mentale dell’ASP Trapani si è ufficialmente insediata su invito del direttore del DSM, Gaetano Vivona, in attuazione della delibera commissariale dell’11 luglio 2025. La Consulta salute mentale nasce per dare trasparenza, inclusione e protagonismo a chi vive in prima persona i percorsi di cura psichiatrica: pazienti, familiari e associazioni.
Obiettivi: segnalazioni, proposte e tutela della dignità
L’organismo offre uno spazio concreto dove portare segnalazioni di criticità e proporre miglioramenti dei servizi. Inoltre promuove iniziative contro lo stigma, sostiene l’inclusione sociale e valorizza il ruolo attivo degli utenti. La Consulta, infatti, aiuta a costruire percorsi personalizzati e condivisi tra utenti, familiari e operatori, con attenzione alla umanizzazione e alla personalizzazione delle cure.
Come funziona la Consulta e cosa cambia per gli utenti
La Consulta è un luogo di ascolto strutturato. Qui le persone possono confrontarsi con i referenti del Dipartimento per indirizzare in modo più efficace l’organizzazione dei servizi. Di conseguenza, le esigenze delle famiglie entrano a monte dei processi decisionali, mentre gli operatori ottengono un riscontro diretto sull’accessibilità, sui tempi e sulla qualità dell’assistenza. In questo modo si rafforza la partecipazione inclusiva e si promuovono prassi innovative, utili anche alle persone fragili, non autosufficienti o con disabilità.
Un tassello in più nella rete territoriale
La nascita della Consulta si inserisce nel lavoro quotidiano del DSM, che integra presa in carico clinica e reti sociali territoriali. Tale impostazione favorisce continuità assistenziale e percorsi di reinserimento. Per informazioni generali sui servizi aziendali è possibile consultare il portale dell’ASP Trapani. Per approfondire il quadro nazionale sulla salute mentale, restano utili i contenuti del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità.
Perché la partecipazione è decisiva
La partecipazione diretta di utenti e familiari porta esperienze reali dentro la programmazione. Così le politiche di reparto non restano astratte, ma diventano misure concrete: ad esempio, strumenti di informazione più chiari, passaggi semplificati per gli accompagnamenti amministrativi, o iniziative pubbliche per combattere i pregiudizi. La Consulta, inoltre, favorisce una vigilanza costante sui bisogni emergenti e aiuta a condividere buone pratiche tra i diversi servizi del territorio.
Un passo importante per un sistema più vicino alle persone. Complimenti al Dipartimento Salute Mentale dell’ASP Trapani per l’attenzione a partecipazione, inclusione e co-progettazione.
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