“Tanto tuono’ che piovve” , frase attribuita a Socrate dopo una lite con la moglie Santippe, che lo investì con una brocca piena d’acqua. La schizofrenia della classe politica italiana si è nuovamente palesata. Adesso tocca al Matteo Renzi. L’altro schizofrenico politico è Matteo Salvini. Entrambi soffrono anche della sindrome del narcisista compulsivo.
La storia dei leader politici è zeppa, piena. In principio fu Craxi, poi De Michelis , Berlusconi, D’Alema, Rutelli, Veltroni, e appunto Renzi e Salvini. È ufficiale l’addio di Renzi al Partito Democratico, formerà un nuovo partito, la Leopolda del 18/19/20 ottobre prossimo probabilmente esprimerà la linea programmatica del nuovo soggetto politico.
Renzi che ha contributo fattivamente e fondamentalmente alla nascita del Conte bis, ha chiamato Conte per rassicurarlo sul sostegno al suo governo. Perché la scissione comporterà, come in tutte d’altronde, che seguiranno il leader scissionista” truppe cammellate” parlamentari. Si contano in 24, 18 deputati, 6 senatori. Sicuramente Maria Elena Boschi, Marattin, Rosato, Anna Ascani, Teresa Bellannova, Faraone. Il presidente del Consiglio dopo la telefonata, memore dell'”Enrico (Letta), stai sereno”, ha toccato un amuleto.
Nel frattempo l’agenda politica ha perso dal radar l’istruzione: è appena iniziato l’anno scolastico, la metà degli istituti non ha il certificato di agibilità, altrettanti il collaudo statico, ricerca, economia, legalità, ambiente, lavoro. Eh si, tanto tuonò che piovve, i destinatari della pioggia gli italiani. Divagazione faceta o forse no: “La situazione politica in Italia è grave, ma non è seria” (Ennio Flaiano).
Vittorio Alfieri