Vittorio Alfieri e la “Filosofia, sport per la mente”

riceviamo e pubblichiamo

Marsala – Caro Direttore, torno nuovamente ad approfittare della vostra ospitalità e sensibilità, dando mi auguro un contributo al dialogo sociale e culturale della città. Ho, grazie ad un amico, affrontato una conversazione che aveva come argomento il principio dell’universo, ossia l’arche’, e che sia stato il numero per la scuola Pitagorica l’arche’. Umberto Galimberti, filosofo contemporaneo, insegna che la civiltà greca prima e quella giudaico cristiana adesso sono le due civiltà “padrone del mondo” conosciuto, e non, quella giudaco cristiano con tutte le sue declinazioni abbia soppiantato l’altra.

La civiltà giudaico cristiana professa che l’arche’ sia Dio e quindi l’universo determinato e di conseguenza controllabile, da Dio o dall’uomo. La civiltà greca diversamente: l’arche’ sono i 4 elementi (fuoco, acqua, aria, terra) indeterminati e incontrollabili. I paradigma, filosofici di Galimberti sono in relazione alle due culture: cristianesimo, passato come peccato, presente come redenzione, futuro come salvezza. Marxismo, passato come ingiustizia sociale, presente come rivoluzione, futuro come giustizia terrena. Scienza, passato come ignoranza, presente come ricerca, futuro come progresso.

Questi tre paradigma filosofici e “ideologici” racchiudono quasi totalmente il pensiero della civiltà occidentale e considerano l’arche’ uno dei due detti precedentemente. Galimberti sostiene che paradossalmente i tre paradigma abbiano un’origine cristiana in considerazione dello schema che si ripropone. I paradigma di Galimberti sono indiscutibili. Ognuno sceglie il piu congeniale e “credibile” e sono la genesi della nostra visione del mondo. L’esortazione è a pensare sempre su passato presente futuro e la filosofia come allenatrice del pensiero la storia come memoria, aiutano parecchio al “dialogo” e in questo momento storico il bisogno è vitale.

Vittorio Alfieri